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Monini: export da record

La linea degli oli Evo Aromatizzati in crescita a doppia cifra sui mercati esteri

In un’edizione fortemente caratterizzata dal tema estero, tra l’atteso ritorno di espositori e buyer stranieri e le preoccupazioni per l’evoluzione delle tensioni internazionali, Monini ha acceso i riflettori al Cibus di Parma sulla “Grande Bellezza” italiana, con una nuova proposta. Tra le innumerevoli variazioni sul tema extravergine, particolare attenzione quest’anno ad una nicchia sempre più apprezzata al di qua e al di là dell’oceano: gli oli extravergini aromatizzati. Se quello domestico è un mercato “maturo”, è proprio sull’export che crescono numeri e ambizioni: attualmente il segmento aromatizzati rappresenta per l'azienda il 6% del fatturato complessivo export, ma negli ultimi 3-4 anni le vendite sono cresciute costantemente a doppia cifra in tutti i paesi target, Polonia, Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Paesi Scandinavi e Stati Uniti, con un exploit nel 2021 del 28% a valore.

“Il loro successo", spiega Maria Flora Monini, direttore immagine e comunicazione dell'azienda, "è dovuto principalmente all’alto contenuto di servizio e alla versatilità di utilizzo. L’aspetto salutistico dell’olio extravergine di oliva unito alle erbe e agli aromi mediterranei sono particolarmente apprezzati nei mercati del nord e dell’Est Europa”. "Particolarmente apprezzati gli aromi limone, tartufo bianco, basilico, aglio & peperoncino. Spostandosi sui mercati asiatici, ancora acerbi su questo fronte, anche se è stata avviata in Giappone e Corea del Sud la commercializzazione, l’attenzione è più incentrata sugli oli funzionali come olio di lino, olio di sesamo e olio di noce", continua.

Proprio sul fronte ambiente arrivano i primi risultati del progetto “Carbon Neutral”, presentato alla scorsa edizione di Cibus. Monini è stata infatti la prima grande azienda del settore a scegliere in maniera volontaria di compensare integralmente le emissioni di Co2 prodotte durante l’intero ciclo di vita dai suoi due prodotti più venduti, il classico e il delicato, che insieme rappresentano circa il 67% delle bottiglie prodotte in un anno. Dall’avvio operativo del progetto (novembre 2021) sono stati “annullati” circa 22,8 milioni di kg di Co2, mentre sono a disposizione crediti per compensarne ulteriori 65,3 milioni di kg. Il progetto, partito in Italia, raggiungerà entro l’anno ben 10 paesi esteri (Germania, Austria, Paesi Bassi, Francia, Romania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia) per un volume complessivo di 2,4 milioni di litri compensati.

"Parlando di risultati non si può non citare quello straordinario di uno dei vanti di casa Monini, la Monocultivar Coratina Bio, incoronata, ex aequo, miglior extravergine al mondo del 2022 dal prestigioso concorso Evooleum. Soddisfazione anche per la Monocultivar Frantoio Bio, eletto miglior olio della varietà Frantoio, a conferma della qualità di una linea espressione dell’incomparabile ricchezza olivicola dell’Italia", spiega Maria Flora Monini.

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EFA News - European Food Agency
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