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Aceto balsamico Modena conferma ente certificatore

Ok dall'Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari

Confermato l'ente certificatore deputato a effettuare i controlli per l’Indicazione geografica protetta Aceto Balsamico di Modena. Lo ha deciso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che ha rinnovato l’autorizzazione all'ente certificatore Csqa. 

“La collaborazione dei due enti ha reso possibile l’avvio del progetto relativo al Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena - afferma il direttore del consorzio Federico Desimoni- un programma innovativo e pionieristico nel campo della tracciabilità, sicurezza alimentare, legalità e trasparenza che approderà sul mercato nei prossimi mesi e che anticipa le politiche comunitarie in materia di passaporto digitale dei prodotti recentemente annunciato dalla Commissione Europea".

L’aceto balsamico è il quinto prodotto italiano agroalimentare Dop e Igp per valore alla produzione: contribuisce al paniere made in Italy con 100 milioni litri di produzione certificata capaci di generare 400 milioni di Euro di valore alla produzione, tradotti in un miliardo di Euro di valore al consumo. A livello di produzione, cresce dal 2014 il prodotto invecchiato: nel 2021 è arrivato a una produzione di oltre 5,2 milioni di litri con una crescita del 33% rispetto al 2020.

È uno dei grandi prodotti internazionali della food valley dell’Emilia-Romagna, regione che vanta 44 tra dop e igp e genera un valore economico pari a oltre 2,7 miliardi di Euro, prima fra le regioni italiane per impatto economico del food a Indicazione geografica. 

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EFA News - European Food Agency
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