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CLARA MOSCHINI

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Contro il cambiamento climatico coltivare pesche, albicocche, susine

Secondo Apo Conerpo i tre frutti possono ridurre della metà il consumo di acqua di irrigazione

Pesche, susine e albicocche contro il cambiamento climatico. La novità arriva dalle ricerche svolte sul campo da Apo Conerpo, che detiene la leadership tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli d'Europa. Secondo gli ultimi report, i tre frutti possono ridurre della metà il consumo di acqua di irrigazione. Grazie alle buone pratiche agronomiche promosse è, infatti, possibile produrre frutta estiva di alta qualità utilizzando fino al 50% di acqua in meno.

In questo modo si otterrebbe un contenimento della spesa energetica per i carburanti, riducendo del 60% l'anidride carbonica prodotta dal processo di coltivazione e, immobilizzando centinaia di migliaia di tonnellate di CO2.

"Oggi nei frutteti vengono messe in opera tecniche specifiche che permettono di essere ancora più virtuosi sul fronte del risparmio idrico e della riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, risparmiando nel contempo energia, carburante e fitofarmaci -spiega Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo-. Le drupacee, pesche, nettarine, albicocche e susine, rappresentano un ottimo esempio dei risultati di questo impegno". 

"A torto la frutticoltura è sempre più spesso additata come una causa del problema -aggiunge Vernocchi-, accusata di sprecare acqua, di inquinare l'ambiente con i fitofarmaci e di impoverire la terra Da oltre vent'anni la nostra azienda utilizza il modello della produzione integrata, un insieme di pratiche agronomiche che consente di ridurre e razionalizzare l'impiego di mezzi chimici, applicare metodi a basso impatto ambientale e al contempo ottenere prodotti di elevata qualità".

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EFA News - European Food Agency
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