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Al via Villaggio Coldiretti di Milano

I giovani agricoltori manifestano contro i rincari. E domani è attesa Giorgia Meloni

È iniziato oggi con un'atmosfera di protesta il Villaggio Coldiretti a Milano. Sono alcune centinaia i giovani agricoltori scesi in piazza per protestare contro il caro energia nel primo giorno della kermesse dove sono accorsi migliaia di agricoltori da tutte le regioni italiane: con animali e prodotti tipici al seguito, gli agricoltori della Coldiretti si sono dati appuntamento al Parco Sempione dove è allestito fino a domenica 2 ottobre il Villaggio Coldiretti messo in atto anche per difendere l’agroalimentare tricolore e denunciare "una situazione insostenibile che minaccia la sopravvivenza stessa del made in Italy a tavola, a causa dell’esplosione dei costi di produzione e della crisi nei consumi scatenate dalla guerra in Ucraina". 

I giovani hanno protestato contro il caro bollette con cartelli con scritte come: "senza agricoltura e senza agricoltori non si mangia", gridando slogan come "siamo alla canna del gas" o "non toglieteci il futuro". Vestiti con gli indumenti da lavoro e gli attrezzi, apicoltori, mungitori, viticoltori, cuochi e contadini sono schierati tra le balle di fieno. 

Con loro c'è l'asinella Terra, simbolo della volontà di continuare a costruire il proprio futuro in campagna nonostante le difficoltà. Oggi era presente la delegata nazionale dei giovani contadini Veronica Barbati: domani è attesa la visita di Giorgia Meloni, di fatto alla prima uscita pubblica dopo la vittoria alle ultime elezioni politiche. Oggi è sceso in campo a Parco Sempione il leader della Lega, Matteo Salvini che ha baciato una forma di forma di Parmigiano Reggiano andando a salutare il mondo dell’agricoltura".

"La situazione è particolarmente difficile stante l'aumento dei costi energetici: in alcuni casi abbiamo superato il 500% in termini di aumento del costo -spiega il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini-. A questo si va ad aggiungere l'aumento del costo del gasolio per i prodotti fito sanitari con un più 250%. Tutto questo sta mettendo in forte difficoltà le nostre imprese dei giovani o meno, con un rischio in termini di aumento dei costi sui cittadini e i consumatori".

"Fino ad oggi questi aumenti li abbiamo contenuti e ce li siamo caricati noi come filiera agricola ma oggi non ce la facciamo più -aggiunge Prandini-. Quindi servono provvedimenti di carattere governativo e soprattutto misure di carattere comunitario a sostegno delle imprese agricole dei singoli stati membri. Sarà una risposta se ci sarà concreta rispetto a quelli che sono i bisogni di cui le aziende necessitano". 

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EFA News - European Food Agency
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