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CLARA MOSCHINI

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Fao, più impegno contro la pesca illegale

Con Angola, Eritrea, Marocco e Nigeria sono 100 gli Stati impegnati nell'accordo Psma

Sono arrivati a 100 gli Stati che si sono impegnati nell'accordo del Psma, Port state measures agreement sulle misure dello Stato di approdo sottoscritto con la Fao. Con Angola, Eritrea, Marocco e Nigeria, gli Stati adesso gli Stati impegnati nell'accordo sono il 60%. 

Il Psma è il primo accordo internazionale vincolante progettato per prevenire, scoraggiare ed eliminare la cosiddetta Inn, la Pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. impedendo alle navi impegnate nella pesca illegale, di utilizzare i porti, sbarcare le loro catture o negarne l'ingresso. 

"L'aumento della domanda dei consumatori e la trasformazione dei sistemi agroalimentari nella pesca e nell'acquacoltura hanno portato la produzione ittica globale ai massimi livelli e vi è un ampio riconoscimento della necessità di intensificare la lotta contro la pesca Inn, cioè la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata", spiega il direttore generale della Fao Qu Dongyu

Secondo le ultime stime della Fao, un pesce su cinque catturato in tutto il mondo, ogni anno, provieneda pesca illegale con impatti devastanti sulla sostenibilità della pesca e sui mezzi di sussistenza di coloro che ne dipendono, ma anche sulla conservazione degli ecosistemi marini. 

La pesca illegale, sottolinea la Fao, è un'attività che mina gli sforzi nazionali, regionali e globali per realizzare una pesca sostenibile e la sua eliminazione è la chiave per riuscire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Proprio per questo la Fao ha recentemente lanciato un sistema che raccoglie e condivide informazioni ufficiali relative alla conformità con particolare attenzione ai risultati delle ispezioni portuali, alle azioni intraprese e all'ingresso o ai dinieghi nei porti. 

"Abbiamo la responsabilità di gestire e utilizzare tutte le risorse acquatiche in modo sostenibile -aggiunge il direttore della Divisione pesca e acquacoltura della Fao, Manuel Barange-. Dobbiamo lavorare insieme per intensificare i controlli portuali e un adeguato scambio di informazioni". 

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EFA News - European Food Agency
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