Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Pulina (Carni sostenibili) aderisce alla Dichiarazione di Dublino

Il docente ha sottoscritto l’impegno a produrre ricerca scientifica imparziale sui sistemi zootecnici

Giuseppe Pulina, presidente dell’associazione Carni Sostenibili, aderisce alla dichiarazione di Dublino. Lo studioso, professore ordinario di Etica e sostenibilità degli allevamenti dell’università di Sassari, ha sottoscritto l’impegno, insieme a centinaia di altri accademici e ricercatori a livello globale, a produrre ricerca scientifica imparziale sul valore dei sistemi zootecnici. 

L’obiettivo della call to action, lanciata il mese scorso e a cui hanno già aderito 524 studiosi di tutto il mondo, è quello di contrastare la disinformazione che, da anni, affligge la filiera delle carni: tra gli obiettivi della dichiarazione, non a caso, c'è quello secondo cui "i sistemi di allevamento devono progredire sulla base dei più elevati standard scientifici”. 

Pulina è stato inserito per il secondo anno consecutivo nell’importante lista mondiale World’s top 2% scientists list, la graduatoria che include gli autori più citati nelle pubblicazioni scientifiche, ma anche nella classifica 2022 dei migliori 1.000 scienziati nel settore della scienza animale e veterinaria.

“Mai come oggi gli studiosi che si occupano di zootecnia sentono il bisogno di ripristinare una verità scientifica, come antidoto alle pericolose fake news che inquinano l’informazione e impediscono di guardare con lucidità al futuro del comparto, incidendo negativamente sulle misure politiche e finanziarie”, spiega Pulina

Questo è ancora più vero, secondo i promotori della dichiarazione, in un momento in cui il settore deve affrontare una doppia sfida senza precedenti: da una parte, c'è un appello per aumentare la disponibilità di alimenti di origine animale (carne, latticini, uova) per aiutare a soddisfare i bisogni nutrizionali di circa tre miliardi di persone a rischio di carenze nutrizionali. Dall’altra, alcuni metodi e la scala dei sistemi di produzione animale presentano diverse sfide per quanto riguarda la biodiversità, i cambiamenti climatici e i flussi di nutrienti, nonché la salute e il benessere degli animali. 

Le sfide di approvvigionamento e sostenibilità crescono in modo esponenziale e l'avanzamento di soluzioni basate su prove scientifiche diventa sempre più urgente. I risultati ufficiali, che riassumeranno l’impegno degli scienziati aderenti, saranno pubblicati a marzo 2023 da Animal Frontiers, la rivista ufficiale dell'American society of animal science, della Federazione europea di scienze animali e dell’American meat science association. 

“L’impegno -aggiunge Pulina- è raccogliere evidenze scientifiche sui benefici nutrizionali, ambientali ed economici della zootecnia, e contemporaneamente valutare e proporre soluzioni per migliorare e rendere ancora più sostenibile la filiera della carne e dei suoi derivati”.

Dalle evidenze finora raccolte, è già emerso senza ombra di dubbio come la filiera zootecnica funzioni secondo un modello di economia circolare: il bestiame è fondamentale per la conversione delle biomasse frutto dei residui della nutrizione umana, e conseguentemente per la produzione di alimenti ad alto valore nutritivo. Altro risultato, riguarda le proteine di origine animale che, ormai appare chiaro, hanno benefici soprattutto per quegli individui il cui fabbisogno è aumentato: donne in gravidanza, bambini e anziani, su tutti. Senza contare il valore sociale, economico e di presidio ambientale che da sempre le attività di allevamento svolgono sui territori. 

fc - 27639

EFA News - European Food Agency
Simili