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CLARA MOSCHINI

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Interpoma/2. Italia seconda in Europa per produzione di mele

Il nostro Paese segue la Polonia con oltre 2 milioni di tonnellate e il 22,5% del mercato

Il mondo della mela si è incontrato de visu a Bolzano, dopo quattro anni di assenza. L'occasione è stata Interpoma 2022, chiusasi il 19 novembre: giunta alla dodicesima edizione, è l'unica fiera internazionale dedicata al mondo della mela. La manifestazione è stata anche l'occasione per un aggiornamento sul mercato internazionale del prodotto.

La panoramica sulla produzione melicola nell'Ue è stata fornita da Philippe Binard di Wapa, World apple and pear association. A trainare il mercato in termini di valore della produzione è la Polonia, che copre il 23,02% delle quote di mercato: dietro ci sono Italia, con il 22,51%, e Francia, con il 21,48%. 

Per quanto riguarda i volumi, il raccolto totale stimato in Ue quest'anno sarà di 12.201.000 tonnellate: anche in questo caso la Polonia si conferma primo paese produttore con 4.750.000 tonnellate, in crescita rispetto alla stagione passata, seguita dall'Italia con 2.054.000 tonnellate e dalla Francia con 1.391.000 tonnellate.

"La produzione globale in Italia è abbastanza in linea con le ultime due stagioni -spiega Alessandro Dal Piaz di Assomela-. Mentre i quantitativi in Alto Adige e Trentino sono diminuiti rispetto agli anni passati, Veneto e Piemonte hanno compensato con una lieve crescita, anche se buona parte dei loro conferimenti viene destinata direttamente alla lavorazione. A partire dalla metà di settembre, parte del raccolto ha potuto beneficiare della buona stagione ed esprimere la migliore qualità dei frutti, nel colore e nel gusto". 

E la numero uno, ossia la Polonia? "Le difficoltà che i produttori hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi sono simili alle problematiche che hanno colpito gli altri paesi europei, come l'aumento dei costi logistici, dell'energia e dei fertilizzanti -sottolinea Dominik Wozniak, presidente di Wapa-. I numeri della produzione polacca sono molto positivi, ma questa annata verrà comunque ricordata dai produttori come una delle più difficili degli ultimi anni: nonostante non ci siano stati danni a causa dalle grandinate, i problemi sono iniziati già da settembre". 

"Era chiaro fin dall'inizio della raccolta -dice Wozniak-che non tutte le mele sarebbero state colte, a causa della grave mancanza di manodopera disponibile. Molti dei lavoratori stagionali in Polonia sono, infatti, ucraini: a causa della guerra, non hanno potuto partecipare alla raccolta. Oltre a questa difficoltà, molti coltivatori hanno scelto di conferire le mele direttamente alla trasformazione in cambio di prezzi bassi, piuttosto che dover sostenere i costi della conservazione nei frigo per i prossimi mesi".

Per quanto riguarda la Francia, Pierre Venteau, direttore di Anpp, Association national pommes poires sostiene che "a inizio di luglio le aspettative sul raccolto erano molto alte, era attesa una crescita significativa in termini di produzione. A causa dell'ondata di caldo si è verificato, invece, un drastico calo, che ci ha imposto di rivedere le previsioni".

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EFA News - European Food Agency
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