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CLARA MOSCHINI

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Approvata la modifica al Dm sul Sistema di qualità zootecnia

Soddisfazione dai produttori che potranno garantire la sostenibilità delle carni

Soddisfazione per Aop Italia Zootecnica e per il consorzio Sigillo Italiano dopo l’approvazione avvenuta in Conferenza Stato-Regioni, del decreto ministeriale che ha un titolo molto lungo ma anche molto significativo.

Il titolo è, infatti: “Decreto ministeriale recante l’istituzione del Sistema di qualità nazionale zootecnia riconosciuto a livello nazionale ai sensi del regolamento delegato (UE) 2022/126 della Commissione del 7 dicembre 2021 che integra il regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio con requisiti aggiuntivi per taluni tipi di intervento specificati dagli Stati membri nei rispettivi piani strategici della Pac per il periodo dal 2023 al 2027 a norma di tale regolamento, nonché per le norme in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali e che abroga il Decreto ministeriale 4 marzo 2011 “Regolamentazione del sistema di qualità nazionale zootecnica riconosciuto a livello nazionale ai sensi del regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione”.

Il nuovo decreto, in sostanza, contiene alcune modifiche importanti che lo riportano in linea con i Regolamenti comunitari della nuova Pac 2023-2027 e, soprattutto, in linea con Farm to fork e New Green Deal per quanto riguarda la sostenibilità. All’articolo 1 comma 2, non a caso, è stato introdotto il concetto di sostenibilità degli allevamenti, dando la possibilità ai prodotti ottenuti con l’applicazione di un disciplinare di produzione riconosciuto nell’ambito del Sqnz, il Sistema di qualità nazionale zootecnia, che contenga anche uno o più elementi qualificanti, sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, di essere identificati con la dicitura “prodotto da allevamento sostenibile.

Altra modifica importante è data alle Regioni che hanno già approvato nei loro disciplinari, notificati alla Commissione europea, di chiedere al Masaf il riconoscimento nell’ambito del Sistema di qualità nazionale zootecnia. Questo consentirà di poter far rientrare i loro disciplinari già approvati, inviando una semplice richiesta al ministero a ben 8 regioni: Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Marche; Puglia; Sardegna; Sicilia; Toscana; Veneto. 

Riguardo la presentazione di nuovi Disciplinari, il livello di rappresentatività del prodotto da certificare, passa dal 51% al 30%. Anche le Regioni potranno presentare singolarmente nuovi disciplinari, mentre nel vecchio decreto dovevano essere almeno in quattro a sottoscriverlo. Infine, viene sancita la centralità del Consorzio di tutela del sistema di qualità, con un apposito articolo a sottolineare l’importanza della comunicazione e dell’aggregazione dei Capofiliera. 

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EFA News - European Food Agency
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