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Packaging/2. Europen contro la Ue

Contraria alla proposta l'organizzazione europea per imballaggio e ambiente

Si schiera apertamente contro la proposta della Commissione europea di nuovo regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio Europen, l'Organizzazione europea per l'imballaggio e l'ambiente di cui fa parte anche l'azienda dolciaria italiana Ferrero. "Nonostante l'ambizione dichiarata, la proposta non riesce a portare la sostenibilità degli imballaggi a un livello superiore a causa delle numerose e gravi preoccupazioni che non trovano risposta", sottolinea l'organismo con un comunicato ufficiale. 

Tra queste "gravi preoccupazioni", secondo Europen c'è proprio "il mancato riconoscimento del fatto che la riciclabilità o il riutilizzo degli imballaggi da soli non sono sufficienti, a meno che non siano supportati da un sistema in grado di innescare investimenti nelle infrastrutture di riciclaggio e nel riutilizzo in tutta Europa".

"L'industria degli imballaggi -spiega Francesca Stevens, segretario generale di Europen- sostiene pienamente il Green deal e ha investito massicciamente nell'innovazione dei materiali e del design, nell'aumento della riciclabilità, nella raccolta e nell'utilizzo di una maggiore quantità di contenuto riciclato. Tuttavia, il raggiungimento dell'obiettivo di riciclabilità al 2030 richiede sforzi concreti e collettivi, tra cui la raccolta obbligatoria e investimenti significativi nelle infrastrutture di selezione e riciclo".

"L'economia circolare non è un fine in sé -aggiunge Stevens-, ma uno strumento per raggiungere la neutralità climatica e l'azzeramento del littering. Ignorare le funzionalità degli imballaggi per proteggere gli alimenti e i prodotti e prevenire i rifiuti, o imporre restrizioni e divieti arbitrari, non può essere la strada da seguire".

Secondo l'organizzazione europea, la ricarica e il riutilizzo dovrebbero essere tenuti a fornire un risultato ambientale migliore in condizioni reali rispetto alle alternative monouso e dovrebbero essere valutati in base a criteri specifici legati all'igiene, alla salute e alla sicurezza alimentare. "Invece di concentrarsi esclusivamente sugli obiettivi -aggiunge Europen nel comunicato- la proposta avrebbe dovuto prevedere un quadro chiaro per consentire la raccolta e il riciclaggio obbligatori, aumentando al contempo la ricarica e il riutilizzo laddove ciò sia sensato dal punto di vista ambientale".

"Un'armonizzazione -dice ancora la nota- rafforzata del quadro normativo, attraverso la scelta di un regolamento come strumento giuridico e di una base giuridica per il mercato interno, è un gradito passo avanti per porre fine alla pletora di misure nazionali divergenti che stanno sconvolgendo il mercato unico e minando la transizione verso un'economia circolare".

Europen rappresenta più di 70 aziende e associazioni nazionali dell'industria europea dell'imballaggio e si dice "ansiosa" di impegnarsi con il Parlamento europeo e il Consiglio "per affrontare queste questioni critiche, in modo che il regolamento proposto sia a prova di futuro e fornisca un ambiente normativo che sostenga l'industria europea nel suo viaggio verso un'economia completamente circolare".

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EFA News - European Food Agency
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