Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Interrogazione: "Urge riconoscimento di un'interprofessionale per l'olio"

Presentata alla Camera dei deputati da Alessandro Caramiello (M5S)

Riportiamo di seguito il testo dell'interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00287 presentato dal deputato Alessandro Caramiello (M5S) in merito al riconoscimento di una organizzazione interprofessionale del settore dell'olio italiano.

Martedì 24 gennaio 2023, seduta n. 42

CARAMIELLO, SERGIO COSTA e FRANCESCO SILVESTRI. — "Al ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

il Regolamento (UE) 1308/2013 prevede che per ogni Stato sia riconosciuta una sola Organizzazione interprofessionale (OI) rappresentativa di uno specifico settore e, in particolare, è previsto che, per l'olio di oliva, tale organizzazione debba rappresentare, in Italia, almeno il 40 per cento della filiera in tutte le sue componenti;

il riconoscimento di una OI per il settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola risulta fondamentale per attuare le misure previste dall'OCM e per indirizzare con scelte strategiche lo sviluppo del settore;

l'unica OI riconosciuta in Italia per il settore è il Ceq – Consorzio extravergine di qualità; tuttavia, dal 2017, un'altra organizzazione Fooi – Filiera olivicolo olearia italiana, sta tentando l'istanza di riconoscimento presso il dicastero agricolo anche se, di fatto, informalmente si attesta già l'esistenza del Fooi sia attraverso la partecipazione al Tavolo olivicolo, sia con la sua presenza alle riunioni del Comitato consultivo del consiglio oleicolo internazionale;

la contestuale richiesta di Fooi e Ceq per l'accesso ai fondi comunitari nel periodo transitorio 2021-2022 ha fatto sì che si avviassero delle verifiche sulla reale rappresentanza di entrambe le OI della filiera dell'olio, addivenendo al fatto che, presumibilmente, nessuna delle due riuscirebbe a coprire da sola il 40 per cento della filiera in ogni sua componente;

alla situazione venutasi a creare, si è cercato di trovare un accordo per la creazione di un'unica OI in grado di essere davvero rappresentativa del settore olio nazionale. I tentativi, come reso noto anche da fonti stampa, sono stati sinora fallimentari;
nel 2021, in occasione di una risposta ad una interrogazione in Commissione Agricoltura alla Camera, il Ministero interrogato affermò di stare valutando il mantenimento dei requisiti della rappresentatività delle due organizzazioni, poiché all'epoca, il requisito della rappresentatività non sussisteva né in capo all'uno né all'altra, al contempo il dicastero si era impegnato a promuovere un intervento diretto ad avallare un accordo per la creazione di un'unica OI;

è evidente l'urgenza di definizione dell'Interprofessionale del settore dell'olio italiano –:
quali iniziative di competenza siano state poste in essere affinché si giunga ad un accordo tra le due principali organizzazioni nazionali, al fine di avere una voce univoca ai tavoli europei del settore, evitare l'enorme disgregazione che caratterizza la filiera dell'olio italiana e valorizzare nel mondo questa eccellenza del nostro made in Italy". (5-00287)

lml - 28688

EFA News - European Food Agency
Simili