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Gli adolescenti? Dovrebbero bere più latte

Assolatte menziona un rapporto che approfondisce le esigenze nutrizionali dei più giovani

Gli adolescenti italiani dovrebbero bere più latte. Questa la conclusione cui giunge Assolatte, attingendo ad un rapporto tra sport e alimentazione nel paper “Adolescenti sportivi e diete inadeguate” realizzato dal professor Andrea Ghiselli. Dal documento emerge come "l’adolescenza sia una fase di transizione molto delicata non solo a livello psicologico ma anche a livello nutrizionale, mentre le indagini di sorveglianza nutrizionale mostrano che molti adolescenti hanno un apporto inadeguato di vitamine e minerali, più pronunciato nelle femmine che nei maschi". Tra gli aspetti nutrizionali che destano maggiore preoccupazione, evidenzia Assolatte, c’è il basso consumo di latte/yogurt. Consumo che si abbassa proprio durante l’adolescenza per calare ancora nell’età adulta e che è responsabile del mancato raggiungimento dei fabbisogni di calcio (892 mg/die nell’adolescente maschio e 770 mg/die nell’adolescente femmina, contro un fabbisogno medio di 1100 mg/ die). Questo, accanto alla sedentarietà, al fumo di sigaretta, al consumo di sale e altri fattori, contribuisce al rischio osteoporotico in età più avanzata.

Fortunatamente, però, l’adolescenza è anche l’età nella quale una più vasta percentuale di persone pratica attività sportiva. Questo è importante per i ragazzi, non solo per i noti effetti sulla prevenzione dell’eccedenza ponderale, ma anche perché l'esercizio fisico regolare e la pratica di discipline sportive offrono altri vantaggi, tra i quali l'interazione sociale, la disciplina, lo sviluppo dell'identità e dell'autostima. E, non da ultimo, il fatto di aumentare il carico sull’osso e svolgere attività fisica all’aperto migliorano la deposizione del poco calcio assunto con la dieta e la formazione di nuovo osso.

Spesso però i ragazzi sono preda di mode/manie troppo restrittive o squilibrate come il facile ricorso a diete iperproteiche nella convinzione di un più facile aumento di performances e di miglioramento del proprio fisico. Talvolta, inoltre, la pressione degli allenatori e dei genitori può comportare un certo rischio di disturbi alimentari e di diete inadeguate. Le particolari esigenze nutrizionali degli adolescenti sportivi riguardano sia i macro che i micronutrienti. Le più importanti, anche se non uniche, riguardano le proteine, il ferro, il calcio, la vitamina D, i liquidi, e, per l'appunto, il latte. Purtroppo, l’apporto di calcio della popolazione adolescente italiana è estremamente basso e questo coincide con un bassissimo consumo di latte o yogurt. 

Il paper di Assolatte conclude invitando ad un maggior consumo di latte, anche con una "spesa molto contenuta": anche un solo bicchiere "dopo l’attività fisica migliora il recupero muscolare, aumenta la sintesi proteica, restituisce le energie consumate, aumenta lo scarsissimo apporto di calcio degli adolescenti e reidrata in maniera gradevole".

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EFA News - European Food Agency
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