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Windsor framework, prime reazioni in Gran Bretagna

La Food and drink federation esprime perplessità e paventa rincari dei prezzi

Il Windsor Framework, l'accordo siglato lunedì scorso tra Regno Unito e Unione Europea volto a rendere più fluidi gli scambi commerciali tra la Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord (vedi EFA News dal titolo Agroalimentare e soluzioni fitosanitarie nel Windsor Framework), è stato accolto "con cautela" dalle organizzazioni che rappresentano l'industria alimentare e delle bevande del Regno Unito. Un ramo industriale non da poco, visto che è il più grande settore manifatturiero del Paese: rappresenta il 19% del settore manifatturiero totale in termini di fatturato e impiega oltre 400.000 persone nel Regno Unito in 7.000 aziende.

La Fdf, Food and drink federation, che lì rappresenta i produttori di alimenti e bevande, ha dichiarato che "la notizia che il Regno Unito e l'Ue hanno raggiunto un accordo sul protocollo per l'Irlanda del Nord è benvenuta" ma attende di vedere "come (e se) l'intesa garantirà che i consumatori nordirlandesi possano continuare a godere di una scelta completa di prodotti britannici di qualità, senza dover affrontare prezzi più alti".

Gli ultimi accordi post-Brexit, dettagliati nel Windsor Framework, sostituiscono il vecchio Protocollo per l'Irlanda del Nord, implementato come parte dell'intesa originale sulla Brexit, e affrontano le carenze e i problemi ad esso associati. Concordato il 27 febbraio dal primo ministro britannico Rishi Sunak e dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il Windsor Framework garantisce il libero scambio di merci tra la Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord "eliminando ogni senso di confine nel Mare d'Irlanda per le merci che rimangono nel Regno Unito".

Col nuovo accordo, quando le merci arrivano in Irlanda del Nord attraversano una "corsia verde" se sono destinate a rimanere nella regione, o una "corsia rossa" se si spostano verso l'Ue. Gli operatori della corsia verde potranno viaggiare utilizzando le normali informazioni commerciali, con gli unici controlli volti a prevenire il contrabbando o la criminalità; tutte le merci destinate all'UE utilizzeranno la "corsia rossa". L'intesa è destinata ad eliminare ogni senso di confine nel Mare d'Irlanda all'interno del Regno Unito: la corsia verde includerà i rivenditori di prodotti alimentari e le imprese del settore alberghiero, riducendo in modo significativo i controlli sanitari e fitosanitari e le formalità burocratiche e consentendo ai consumatori di scegliere tra gli scaffali dei supermercati.

Secondo quanto ha sottolineato il governo britannico, "un singolo camion di un supermercato, che in precedenza doveva fornire 500 certificati, ora può invece impegnarsi direttamente a far sì che le merci rimangano in Irlanda del Nord". Inoltre, le carni refrigerate come le salsicce e la carne macinata, che erano vietate dal vecchio Protocollo, ora, come altri prodotti alimentari, potranno circolare liberamente in North Ireland. Il nuovo Quadro sostituisce molte leggi dell'Ue con leggi del Regno Unito, assicurando che la popolazione nordirlandese Nord possa beneficiare delle stesse politiche fiscali, degli alimenti e delle bevande, dei medicinali e dei pacchi del resto del Regno Unito.

Il nuovo accordo è commentato positivamente anche dalla Nifda, la North Ireland food ad drink association che "accoglie con favore i notevoli sforzi compiuti dal governo britannico e dall'Ue per trovare soluzioni comuni sul Protocollo North Ireland- spiega Michael Bell, direttore esecutivo della Nifda-. Dal referendum e dai successivi negoziati, la priorità per l'industria alimentare e delle bevande dell'Irlanda del Nord è stata quella di trovare una soluzione negoziale duratura che mantenga gli scambi senza attriti e permetta alle nostre imprese di crescere e prosperare".

"In prima lettura -aggiunge Bell-, il Windsor Framework appare sostanziale ed equilibrato e rappresenta il tipo di soluzioni pratiche e pragmatiche che abbiamo sollecitato. Stiamo lavorando sui dettagli dell'accordo, ma l'accordo stesso rappresenta un importante passo avanti sia per il governo britannico che per l'Unione Europea".




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EFA News - European Food Agency
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