Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Il pranzo di Mattarella nel ristorante anti-camorra

La Nuova Cucina Organizzata di Casal di Principe in una villa sequestrata ai clan /Video

Calamarata con scamorza di bufala, maialino nero casertano con patate e mela annurca, per concludere con dolci della tradizione locale. Questo il pranzo offerto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla tappa finale della sua visita a Casal di Principe. Il capo dello Stato si è recato nel casertano in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera.

Il ristorante dove è stato accolto Mattarella si chiama Nuova cucina organizzata (Nco) ed è sorto in un immobile sequestrato anni prima alla criminalità organizzata. Al termine del pranzo, i titolari del ristorante hanno regalato al presidente il cosiddetto "pacco alla Camorra", una confezione di generi alimentari, prodotti anch'essi nei terreni confiscati ai clan.

"Siamo felici ed orgogliosi - scrivono in una nota i ragazzi del ristorante Nco - della visita del presidente Mattarella a Casal di Principe. La sua presenza oggi ha un significato fortemente simbolico e ci incoraggia ulteriormente a continuare il cammino. Grazie presidente. Casal di Principe ha bisogno di lei e del suo prestigioso interessamento, e deve andare oltre la repressione e costruire un nuovo orizzonte".

"È necessario salvaguardare, proteggere e rilanciare gli allevamenti bufalini - prosegue la nota - così come affrontare con spirito costruttivo e non punitivo la questione delle case abusive nate da anni di assoluto abbandono del territorio da parte dello Stato; ciò significa garantire un futuro dignitoso al nostro territorio oltre i disastri prodotti dai camorristi. Non bisogna nascondere i problemi ma affrontarli per quello che sono".

L'acronimo Nco è volutamente identico - in segno di sfida - alla Nuova Camorra Organizzata, fondata dal boss Raffaele Cutolo negli anni '70. Il locale che oggi ospita il ristorante è un bene confiscato al clan dei Casalesi. Vi lavorano come camerieri ragazzi del territorio, alcuni dei quali con disturbo dello spettro autistico. L'iniziativa nacque nel 2007 dalla Cooperativa Agropoli che ha voluto subito creare un'opportunità per le persone più fragili: il trasferimento presso l'immobile sequestrato alla camorra risale invece al 2015.

lml - 30202

EFA News - European Food Agency
Simili