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Grano. Zelensky: "Crudele il protezionismo anti-Ucraina" di alcuni Paesi

Europarlamento contro i dazi mentre von der Leyen annuncia nuovo pacchetto di sanzioni anti-russe

E' sempre più forte il connubio Bruxelles-Kiev, che finirà per isolare i Paesi "dissidenti" dell'Est europeo. Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha annunciato l'undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, al fine di "erodere la macchina da guerra di Putin e le sue entrate". Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky plaude alla rinnovata disponibilità dell'Unione Europea e rilancia: "Contiamo che a giugno ci sia una valutazione positiva della Commissione europea sui progressi dell'Ucraina nel percorso per l'adesione all'Ue. Ci contiamo davvero".

Nei confronti dei Paesi che hanno disposto restrizioni ai prodotti agricoli ucraini, Zelensky ha avuto parole di fuoco: "Qualsiasi restrizione alle nostre esportazioni è assolutamente inaccettabile ora perché rafforza le capacità dell'aggressore russo". Il presidente ucraino si si è dunque detto "deluso" per le "misure protezionistiche severe, anche crudeli" varate da Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, di cui ha chiesto la rimozione "il prima possibile".

Assieme alla Commissione, si muove anche l'Europarlamento, che ha approvato, con 537 voti favorevoli, 42 contrari e 38 astenuti, la proposta di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi all'importazione, dei dazi antidumping e delle misure di salvaguardia sulle esportazioni ucraine verso l'Unione europea. "La sospensione dei dazi - si legge in una nota del Parlamento Europeo - si applica ai prodotti ortofrutticoli soggetti al sistema dei prezzi di entrata, nonché ai prodotti agricoli e ai prodotti agricoli trasformati soggetti a contingenti tariffari. I prodotti industriali sono soggetti a un regime di dazi zero dal 1° gennaio 2023 in base all'Accordo di associazione Ue-Ucraina, e non sono quindi inclusi nella nuova proposta".

"Queste misure - ha dichiarato il relatore Sandra Kalniete (Ppe, Lv) - sono fondamentali per rafforzare la resistenza dell'Ucraina, mentre lavoriamo per far progredire la sua graduale integrazione nel mercato interno dell'UE. La nostra solidarietà con l'Ucraina è coerente, trasparente e solida, ed è stata ulteriormente rafforzata dallo status di candidato dell'Ucraina all'UE. Il futuro dell'Ucraina è nell'Unione europea". Da parte sua, il gruppo Renew (Liberali) al Parlamento europeo, per bocca del suo vicepresidente Dacian Ciolos, ha sollecitato la creazione di una "task force Ue per la gestione della situazione legata all'export del grano ucraino in Ue". Secondo i liberali "è necessario avere la capacità di seguire il grano in Europa ed essere certi che arrivi ai clienti e che sia corredato di certificazioni fitosanitarie per evitare problemi con in Paesi confinanti".

Da segnalare, infine, la ripresa dei negoziati - in programma tra oggi e domani a Istanbul - tra Russia, Ucraina, Turchia e Onu, sull'esportazione del grano ucraino dai porti del Mar Nero: l'accordo in vigore scade il 18 maggio e la Russia ha posto nuove condizioni per il suo rinnovo.

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EFA News - European Food Agency
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