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CLARA MOSCHINI

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Siccità. Il Governo studia un Piano Acqua da un miliardo di Euro

Lo ha annunciato il ministro Carfagna: "sarà gestito con un Contratto istituzionale di sviluppo"

La situazione riguardo alla siccità si sta facendo sempre più drammatica. Più che il meteo, in questa fase, la rendono tragica le incertezze del Governo, da cui invece ci attenderemmo un'azione decisa e rapida. Il 22 giugno il ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha convocato una riunione col ministero per la Transizione ecologica e con la Protezione Civile per fare il punto della situazione rispetto ai temi dell'agricoltura. La riunione ha partorito il topolino del no allo stato di emergenza.

Intanto il Governo lavora, insieme alle Regioni, a un Piano Acqua da un miliardo di Euro. Lo ha annunciato il 21 giugno scorso il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. "L'emergenza idrica non ci coglie impreparati -sottolinea il ministro-. Sono sei mesi che lavoriamo, con tutte le Regioni e diversi ministeri, a un Piano Acqua che sostenga l'intera filiera, dagli invasi agli acquedotti alle utenze finali".

Sembra difficile da credere, visto che sei mesi fa non si parlava ancora di siccità. In realtà, si tratta del Cis Acqua, il Contratto istituzionale di sviluppo, che potrebbe essere formalmente avviato nel mese di luglio dopo un lavoro preparatorio svolto negli ultimi sei mesi. "Il Piano sarà gestito con un Contratto istituzionale di sviluppo sul quale abbiamo avuto già positivi riscontri dagli enti territoriali -specifica Carfagna-. L'investimento iniziale previsto è consistente: un miliardo di Euro a valere sul ciclo 2021-2027 del Fondo sviluppo e coesione, ma potrebbe essere incrementato ancora". 

"Ho voluto con forza focalizzare sugli interventi idrici il primo programma di solidarietà europea dopo la pandemia, il React Eu -prosegue il ministro-. Pochi giorni fa, con la definizione della graduatoria dei progetti, è partito un intervento di ammodernamento e ristrutturazione delle reti idriche della Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata per 482 milioni di Euro". 

"Il problema degli invasi o degli acquedotti-colabrodo non è solo meridionale -ci tiene a precisare Carfagna-. Anche per questo abbiamo cominciato a istruire un Cis Acqua di portata nazionale, che restituirà a centinaia di migliaia di cittadini, agricoltori e imprese la certezza sull'erogazione anche in periodi di siccità come questo".

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EFA News - European Food Agency
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