Pac, inaccettabile tassare imprese con fatturato superiore a 100 milioni
Confcooperative contro la proposta di Ursula von der Leyen: l'idea va a colpire le aziende virtuose

Proseguono le prese di posizione contro il fondo unico della Pac (leggi notizia EFA News). Tra le nuove proposte di bilancio che il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen presenterà prossimamente alla Commissione c'è quella, tanto discussa, di accorpare le politiche europee, comprese le risorse della Pac (leggi notizia EFA News).
Non nasconde la sua preoccupazione il presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei all’indomani della proposta del bilancio dell’Unione presentata da von der Leyen che contiene un’ipotesi di tassazione sulle imprese che hanno fatturati superiori a 100 milioni di euro, senza distinzione di comparto.
“La prospettiva di recuperare risorse per il bilancio Ue attraverso una tassazione alle imprese che fatturano più di 100 milioni di euro va a colpire proprio le aziende virtuose che in questi anni hanno fatto investimenti per crescere dimensionalmente e strutturarsi per essere più competitive sui mercati internazionali", sottolinea Drei.
"Se la tassazione, come pare confermato -aggiunge Drei-, sarà basata sul fatturato e non sugli utili delle imprese, sarebbe davvero un colpo insostenibile per le nostre cooperative. Si tratta di una proposta davvero inaccettabile che punisce la crescita e l’aggregazione e che speriamo venga cancellata in fase di discussione e approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Ue”.
“La distintività delle nostre associate -spiega il presidente- è che sono cooperative che non hanno un interesse privato, non delocalizzano e hanno come mission costitutiva di distribuire ricchezza tra migliaia di piccole imprese agricole aggregandole”.
“Non solo -aggiunge Drei-. In questi anni la nostra organizzazione ha lavorato attivamente per stimolare le nostre associate a compiere ulteriori processi di aggregazione, perché riteniamo che solo consolidando percorsi di crescita dimensionali si può rafforzare la presenza sui mercati esteri rafforzando la propria competitività.
“Tra le nostre cooperative -prosegue- ci sono oltre 60 imprese con ricavi superiore a 100 milioni che fatturano complessivamente più di 22 miliardi di euro”– continua il presidente. “È in gran parte in mano alle filiere cooperative l’export di comparti strategici del nostro agroalimentare, come i formaggi, il vino e l’ortofrutta. Sono cooperativi anche molti marchi storici del made in Italy famosi in tutto il mondo”.
Ed ora, conclude Drei, arriva “un colpo pesantissimo che, oltre a punire migliaia di aziende virtuose che in questi anni hanno distribuito ricchezza nelle nostre comunità, appare come un ulteriore segnale contraddittorio dell’Europa, che invece di sostenere le aziende costrette ad affrontare uno scenario economico sempre più preoccupante e drammatico a causa dei nuovi dazi alle esportazioni, decide di penalizzarle ulteriormente togliendo loro marginalità”.
EFA News - European Food Agency