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CLARA MOSCHINI

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La rivoluzione della pelle passa per l'agroalimentare

Nasce Omw, metodo di conciatura sostenibile con le acque di scarto dei frantoi di olive

Gsc Group, azienda chimica di Montebello Vicentino specializzata in prodotti per il settore conciario, ha deciso di esplorare la frontiera della concia a base biologica. L’ultima novità, infatti, combina l’industria conciaria con l’industria alimentare dell’olio di oliva. Si tratta della tecnologia Omw, Olive mill wastewater: una linea di prodotti sviluppati da Gsc in collaborazione con un altro player del settore, la brianzola Dermochimica. I prodotti sfruttano il potere conciante delle acque di vegetazione olearie, un sottoprodotto di scarto della spremitura delle olive e della successiva centrifugazione dell’emulsione acquosa di spremitura. La logica è quella del riutilizzo di sottoprodotti inquinanti dell’industria agroalimentare che altrimenti devono essere smaltiti nei depuratori: le acque di vegetazione olearie, infatti, pur essendo esenti da agenti patogeni, metalli pesanti e virus, sono dannose per l’ambente a causa degli elevati livelli di acidità e di potere anti-microbico e fitotossico. 

Sostanzialmente sono poco biodegradabili ma i loro volumi non sono irrisori. Seconda dati di Enea-Eai l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, decine di milioni di tonnellate di Omw sono prodotte ogni anno nel bacino del Mediterraneo: in Italia sono circa quattro milioni, di cui due in Puglia. "I concianti Omw vengono ottenuti da uno scarto dell’industria alimentare e applicati a uno scarto della produzione della carne, cioè il pellame -spiega Gsc Group in una nota di presentazione della novità tecnologica-. In questo modo si possono anche potenzialmente ridurre le emissioni dei gas effetto serra, calcolate con la carbon footprint, e quindi l’impatto ambientale dei processi di lavorazione". 

"La lavorazione con Omw Technology è esente dal rischio di formazione di cromo esavalente ed è inoltre priva della tossicità della glutaraldeide -spiega ancora l'azienda-. La concia Omw è ecosostenibile e metal-free e adatta alle pelli utilizzate in tutti i tipi di applicazioni e segmenti. Consente di ottenere pelli con caratteristiche di alto livello e prestazioni paragonabili alle conce tradizionali ed è quindi una perfetta alternativa senza compromessi in termini di qualità prestazioni o aspetto".

L’innovazione Omw, dunque, combina due importanti settori industriali nazionali. L’Italia è infatti tra i principali produttori mondiali di articoli in pelle, filiera in cui nel periodo 2020/2021 la concia italiana ha prodotto 97 milioni di metri quadri di pelli finite. ma il nostro Paese è anche il secondo maggior produttore di olio d’oliva nel mondo, con 315 mila tonnellate l’anno. Ecco allora giustificata la nascita di questo progetto come filiera nazionale, visto che questi ausiliari concianti vengono prodotti attraverso un processo esclusivo che usa Omw di aziende olearie principalmente toscane e pugliesi.

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EFA News - European Food Agency
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