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CLARA MOSCHINI

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Settore ittico: sequestro Gdf da 50 mln euro a Gela

Già condannato per associazione mafiosa, titolare dell'impresa gestiva commercio tra Italia e Marocco

La Guardia di finanza del Comando Provinciale di Caltanissetta ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni di I° grado, emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, nei confronti di un imprenditore di Gela storicamente attivo nel settore della pesca e della commercializzazione di prodotti ittici, anche su scala internazionale.

Il provvedimento, eseguito dai militari del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta con il supporto operativo del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Palermo, ha riguardato un patrimonio del valore complessivo di circa 50 milioni di euro, costituito da oltre 40 immobili, veicoli, conti correnti bancari, quote societarie, unità navali (pescherecci) e compendi aziendali, con sedi e ramificazioni operative in Italia e Marocco.

Il sequestro trae origine da approfonditi accertamenti patrimoniali che hanno riguardato 45 soggetti tra persone fisiche e giuridiche, ricostruendo un imponente reticolo societario e familiare, nonché una sperequazione evidente tra redditi dichiarati e incremento patrimoniale osservato nel periodo 1985-2022.

L'imprenditore al centro della vicenda risulta condannato in via definitiva per associazione mafiosa per avere fatto parte di Cosa Nostra sin dai primi degli anni ‘90. Inizialmente l'uomo è stato assolto in primo grado dal Tribunale di Gela che ha restituito i beni sottoposti a sequestro penale.

La Procura di Caltanissetta ha poi impugnato l’assoluzione dinnanzi alla Corte di Appello di Caltanissetta che lo ha riconosciuto colpevole del delitto di associazione di stampo mafioso, pronuncia confermata dalla Corte di Cassazione con sentenza del 15 febbraio 2024. Si è in particolare accertato che l'imprenditore gelese operante è stato soggetto di riferimento per l’organizzazione mafiosa.

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