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CLARA MOSCHINI

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Sempre più digitali i pagamenti nel food & beverage

Gli italiani prediligono il cashless quando acquistano in ristoranti o in asporto

I pagamenti digitali, in Italia, sono ormai una realtà consolidata: il 67% degli italiani li preferisce al contante quando acquista cibi e bevande in ristoranti, bar o attraverso servizi di consegna/asporto. È questo il risultato più eclatante di una survey di Adyen, piattaforma tecnologico finanziaria scelta da molte aziende leader a livello globale, condotta con OnePoll che fotografa le abitudini di pagamento degli italiani nel settore food & beverage. 

La survey di Adyen conferma che il settore food & beverage in Italia sta accelerando verso soluzioni di pagamento sempre più digitali, rapide e integrate: la velocità e la semplicità sono ormai requisiti fondamentali per la maggior parte dei consumatori, con le nuove generazioni che trainano l’adozione di modalità innovative come app e self-checkout. L’esperienza di pagamento evolve così in chiave tecnologica, mantenendo però il valore del rapporto umano, che continua a rappresentare un elemento distintivo e apprezzato.

Dalla ricerca emerge come la carta di credito/debito si conferma essere ancora la soluzione preferita, con spazio a modalità innovative come il QR code e le app. Questo anche se la rapidità del processo di pagamento e il valore del rapporto umano durante il checkout restano elementi chiave per la soddisfazione dei clienti. 

La rapidità del pagamento si conferma uno degli aspetti più rilevanti per gli italiani nel settore food & beverage. Ben il 77% degli intervistati considera, infatti, importante poter concludere la transazione in tempi brevi. Questa esigenza di processi snelli e senza attese emerge anche quando si osservano i fattori che più influenzano la scelta del metodo di pagamento: il 26% indica infatti la rapidità come elemento chiave, preceduta solo dalla facilità d’uso con il 29%. 

Cresce, inoltre, l’interesse verso modalità di pagamento innovative. Il 69% degli italiani sarebbe, infatti, disposto a pagare al tavolo tramite QR code o app, ma il 40% lo farebbe solo a fronte di un servizio rapido. Anche in questo ambito, quindi, la velocità si conferma un elemento determinante, ma le preferenze restano diversificate e stanno evolvendo: tra le due opzioni preferite spiccano, in particolare, il pagamento al tavolo e quello alla cassa, rispettivamente con il 42% e il 48%.

Dall'indagine emergono, però, anche differenze generazionali: i più giovani mostrano una maggiore apertura verso modalità quali i pagamenti in app, come nel caso di Click & Collect e del delivery, con il 24% nella fascia d’età 25-34, un dato che supera la media generale di 10 punti percentuali, e i pagamenti tramite kiosk, la cui media del 6% è surclassata dal 14% della fascia 18-24.

Nonostante la crescita delle soluzioni digitali, il contatto umano rimane un pilastro nell’esperienza di pagamento. Il 61% degli italiani, con una predilezione più marcata tra gli over 45, preferisce ancora pagare in cassa con un operatore. Al contrario, la fascia d’età 25-34 privilegia il self-checkout, che raggiunge il suo picco tra le generazioni coinvolte con il 46%. 

Se si considerano, però, i giovanissimi e, in particolare, gli intervistati tra 18 e 24 anni la presenza dell’operatore torna a svolgere un ruolo chiave, con un 51% che esprime la propria preferenza per questa modalità. Ciò sottolinea come il contatto umano sia ancora essenziale anche nel mondo dei pagamenti.

La survey ha, inoltre, esplorato il potenziale dei programmi fedeltà collegati ai pagamenti digitali, chiedendo agli italiani se sconti, cashback o punti offerti dai ristoranti li spingerebbero a utilizzare maggiormente queste modalità di pagamento. In particolare, gli sconti risultano l’incentivo più efficace in assoluto, scelto dal 39% del totale e con un picco tra 25-34enni (52%). 

Il cashback convince soprattutto la fascia 35-44 anni (36%), mentre la raccolta punti trova particolare riscontro tra i più giovani: il 37% dei 18-24enni la indica come incentivo, rispetto al 25% della media generale. Anche sul fronte delle mance si intravede un’evoluzione: se il contante resta la scelta prevalente (52%), tra i 25-34enni la quota di chi opta per la mancia digitale sale al 37%, segno di un'apertura verso le nuove modalità anche nei piccoli gesti quotidiani.

Fc - 51569

EFA News - European Food Agency
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