Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) ha pubblicato l'Almond Objective report rivedendo le previsioni di aree, rese e produzione sull’imminente campagna 2025/26 fornite nel Subjective Report di maggio. In particolare, rispetto al dato di maggio, la produzione Usa è stata rivista a rialzo del 7% a 1,36 Mio t, +10% rispetto alla campagna 24/25. Secondo le analisi di Areté, si tratterebbe del livello più alto dopo il record della campagna 20/21 (1,41 Mio t).  La previsione produttiva è frutto di una revisione a rialzo del 7,5% delle rese, che ora risultano in aumento del 9% rispetto alla campagna corrente, favorite da un miglioramento delle condizioni meteo da marzo fino all'inizio dell'estate. Confermato il dato sulle aree, 558.467 ettari, +0,7% rispetto alla campagna corrente.

I prezzi dell'olio extra-vergine comunitario hanno fatto registrare cali di oltre il 40% su base media mensile da inizio campagna (ottobre 2024), sulla scorta di una significativa ripresa della produzione in Spagna. Secondo quanto evidenziato da Areté, il trend ribassista è stato consolidato nella primavera del 2025 alla luce delle abbondanti precipitazioni del mese di marzo, che hanno permesso un buon livello di riempimento degli invasi e generato l'aspettativa di una produzione spagnola in ulteriore recupero nella campagna 2025/26.

Tuttavia, le elevate temperature registrate da inizio giugno nelle principali regioni produttrici di olio di oliva stanno generando preoccupazioni circa il potenziale produttivo della prossima campagna, spingendo gli operatori ad una certa cautela lato offerta e favorendo, nelle ultime due settimane, un rimbalzo delle quotazioni (+2%). Nel contempo, è rimasto immune alle tendenze ribassiste il prezzo dell'olio Evo italiano, ancorato ormai da oltre un anno e mezzo su livelli record a causa della scarsità di giacenze di prodotto sul territorio nazionale.