Paradossi. In Uk poco cibo locale per chi vive in campagna
Indagine dell'Università di Edimburgo fa emergere effetto della globalizzazione/Allegato

Le persone che vivono in campagna incontrano difficoltà nell'acquistare cibo di provenienza locale, nonostante siano vicine ad aziende agricole e produttive che producono cibo per le catene di approvvigionamento globali. Chi vive nelle aree rurali di Inghilterra e Scozia si affida ai supermercati per le proprie forniture, che spesso si trovano a distanza. E quanto emerge da uno studio dell'Università di Edimburgo, i cui ricercatori affermano vi sia una scarsità di opzioni a base di prodotti locali, poiché gli alimenti prodotti in queste aree vengono rimossi per la lavorazione o esportati in mercati più grandi.
Lo studio dell'Università di Edimburgo è uno dei primi a esaminare l'accesso al cibo delle comunità locali nelle aree rurali e montane remote. I ricercatori affermano che un migliore supporto ai sistemi alimentari locali e la conservazione di una maggiore quantità di prodotti locali nelle aree remote potrebbero portare a una catena di approvvigionamento alimentare più stabile in queste aree.
Un team dell'Università di Edimburgo ha intervistato 74 residenti di quattro aree remote e rurali del Regno Unito – le isole scozzesi di Orkney e Skye, gli Scottish Borders e il North Yorkshire – sulle loro abitudini di acquisto alimentare. I ricercatori hanno esaminato i dati per scoprire quali fattori influenzassero la spesa alimentare quotidiana delle persone. Hanno chiesto ai partecipanti se avessero riscontrato problemi di approvvigionamento alimentare e se volessero e potessero acquistare prodotti locali.
I ricercatori hanno quindi scoperto che le abitudini di acquisto delle persone nelle aree rurali sono influenzate dalla routine quotidiana, dalle distanze di viaggio e dalla più ampia gamma di prodotti disponibili nei supermercati. Le maggiori distanze che costoro dovevano percorrere, così come per il cibo che dovevano acquistare, a volte si traducevano in una scelta limitata e in una carenza di prodotti freschi nei periodi di picco della domanda o in caso di maltempo. Molti intervistati sono risultati omogenei al resto della popolazione nel loro desiderio di consumare più cibo prodotto localmente. Le famiglie hanno adottato strategie come l'acquisto all'ingrosso o la conservazione degli alimenti per mitigare le carenze.
Il team di ricercatori afferma che investire in iniziative, come il supporto a macelli, mercati e serre in polietilene, potrebbe contribuire a incoraggiare i sistemi alimentari locali. La ricercatrice principale Isabel Fletcher della School of Social and Political Science ha dichiarato: "Le aree rurali in cui viene prodotto il cibo sono generalmente considerate sicure dal punto di vista alimentare e forse per questo motivo vengono raramente studiate. I nostri risultati suggeriscono che investire in infrastrutture a supporto della produzione e distribuzione alimentare locale potrebbe rafforzare la resilienza alimentare rurale".
Lo studio è stato condotto nell’ambito del progetto ReSults del governo britannico, che esamina la resilienza dei sistemi alimentari nelle aree agricole rurali.
In allegato a questa EFA News il testo integrale dello studio dell'Università di Edimburgo.
EFA News - European Food Agency