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CLARA MOSCHINI

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Marche: nasce distretto del grano denominato "Gran_de'Marca"

Per valorizzare produzione cerealicola, in particolare frumento duro

Nelle Marche nasce il distretto del grano denominato ‘Gran_de'Marca’. E’ stato presentato oggi, ad Ancona, dall’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini nel corso di un incontro in cui sono intervenuti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’eurodeputato Carlo Ciccioli, il vicesindaco di Ancona Giovanni Zinni, il vicepresidente nazionale della Cia Matteo Bartolini.

La creazione di un distretto, importante e di prestigio come quello cerealicolo, è fondamentale per le Marche, terza regione in Italia nella produzione del grano. Il distretto rappresenta “un’iniziativa strategica e formidabile opportunità di sviluppo per l'agricoltura e l'economia regionale", ha detto Antonini in apertura della mattinata. "Nato con l'obiettivo di valorizzare la produzione cerealicola marchigiana, in particolare quella del frumento duro, questo distretto si inserisce pienamente nel quadro normativo che la Regione Marche ha definito per promuovere i Distretti del Cibo”. Una nuova struttura macroeconomica “in grado di rafforzare l’identità delle produzioni del territorio e farle uscire dall’anonimato in cui sono state relegate nonostante il livello di eccellenza qualitativo che le contraddistingue”.

“La produzione cerealicola rappresenta una delle nostre eccellenze", ha detto il presidente Acquaroli, "la qualità del grano marchigiano è motivo di orgoglio ma va aiutata per essere riconosciuta dal mercato. Tramite il distretto dobbiamo far crescere, potenziare e tutelare la nostra biodiversità, la nostra agricoltura e i nostri agricoltori. Occorre continuare a lavorare anche per cercare di sburocratizzare il lavoro e creare le condizioni per essere sempre più competitivi sul mercato”. L’agricoltura per la Regione “è essenziale – ha aggiunto - rappresenta le radici più profonde del nostro territorio. Per troppi anni non ha avuto il riconoscimento che merita, un settore considerato dal valore inferiore. Abbiamo visto perdere troppo tempo che va recuperato lavorando insieme con strategie e soluzioni varie per le aziende sul territorio. E’ una sfida fondamentale che deve essere accompagnata da una visione complessiva che ridà centralità, opportunità e prospettive”.

La domanda di riconoscimento del distretto "Gran_de'Marca", presentata il 22 luglio, a valere sulla normativa regionale per i Distretti delle PMI, ha visto un’ampia adesione: l'accordo è stato sottoscritto da ben 388 aziende aderenti, dimostrando un forte interesse e una vasta rappresentatività del settore composto da imprese agricole e agro meccaniche, stoccatori, di trasformazione, molini, pastifici e panifici, della grande distribuzione organizzata, dei distributori e dei consumatori. Il Distretto si concentra su un'ampia gamma di prodotti cerealicoli, tra cui frumenti, altri cereali, farine, semole, pasta secca e fresca, pane e altri prodotti da forno. L'accordo copre anche le produzioni con certificazioni come biologico, SQNPI, DOP, IGP e QM.

L'accordo di distretto delinea obiettivi come la valorizzazione della produzione locale per distinguere e caratterizzare l'areale di origine, in particolare il frumento duro. Il miglioramento della qualità e della tracciabilità attraverso l'ottimizzazione della produzione e la certificazione delle qualità tecnologiche. La creazione di una rete collaborativa per potenziare le competenze, sviluppare contratti di filiera e promuovere un marchio distintivo. Il sostegno economico e finanziario per attrarre finanziamenti regionali, nazionali ed europei, e fornire supporto specialistico per l'accesso ai fondi. I distretti riconosciuti possono infatti beneficiare di specifici bandi e misure finanziarie, come quelli previsti dalla Misura della Cooperazione per lo sviluppo rurale locale, dai Contratti di Filiera e di Distretto del MASAF, e dai fondi regionali. In particolare la Regione Marche, nell’ambito della LR 23/2023 sul benessere e qualità della vita, ha stanziato l’importo di 100.000 euro per sostenere l’avviamento di nuovi distretti del cibo.

Il distretto si estende su tutto il territorio marchigiano, il nucleo di produzione più importante comprende l’area sud della provincia di Ancona e la parte collinare del maceratese con propaggini nel territorio fermano, ascolano e a nord nel pesarese.

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