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CLARA MOSCHINI

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Distretto del cibo del Roero modello di sviluppo sostenibile

Conclusa la 3 giorni cuneese del GAL Terreverdi Teramane. Il contributo per mostra 13 settembre

Dal 1° al 3 settembre il Distretto del Cibo del Roero ha accolto la delegazione del GAL Terreverdi Teramane, impegnata nella creazione di un proprio Distretto Rurale Agroalimentare in Abruzzo. Il 13 settembre, Silvio Artusio Comba, presidente del Distretto del Cibo del Roero, è stato invitato a presentare questa nuova, virtuosa realtà all’inaugurazione della mostra “Noi siamo ciò che mangiamo” promossa dalla Comunità Laudato Si’ , davanti a Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e co-fondatore di Laudato Si’. 

"Alla conferenza iniziale, sabato 13 settembre alle ore 16 al Movicentro di Bra -annuncia Artusio Comba- interverremo accanto a Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e al sindaco di Bra Gianni Fogliato. Un report cartaceo sul Distretto sarà inserito nel percorso espositivo che rimarrà visitabile fino al 30 settembre".

Il viaggio del GAL Terreverdi Teramane ha visto la partecipazione di amministratori, imprenditori, rappresentanti delle filiere agroalimentari, start-up innovative e operatori turistici, giunti nel Roero con gli obiettivi di studiare un modello organizzativo virtuoso per sostenibilità ambientale e sociale e analizzare il sistema di condivisione top down attivato.

"Per il nostro territorio, era importante confrontarci con esperienze consolidate come quelle del Roero, un’area, con le vicine Langhe, che ha molti punti di contatto con i nostri 21 Comuni collinari -sottolinea Rosalia Montefusco, direttore del GAL Terreverdi Teramane-. Abbiamo selezionato i distretti Roero e Langhe-Monferrato: rappresentano per noi una destinazione chiave, per il valore riconosciuto a livello internazionale, la forte integrazione tra produzione agroalimentare e turismo, e la ricchezza delle esperienze territoriali. La nostra finalità era offrire ai partecipanti un’esperienza formativa diretta sui temi dello sviluppo sostenibile, della cooperazione tra produttori, della valorizzazione delle filiere corte e DOP/IGP, del turismo enogastronomico e della tutela del paesaggio".

La visita di studio svoltasi tra il 1° e il 3 settembre toccando Monticello d’Alba, Santa Vittoria e Vezza, è stata promossa dal GAL Terreverdi Teramane nell’ambito della Strategia di Sviluppo Rurale 2023-2027 ha avuto come obiettivo quello di rafforzare le competenze e le conoscenze degli operatori pubblici e privati impegnati nella creazione del nuovo Distretto del Cibo, prendendo ispirazione dai modelli di eccellenza italiani.

Durante l’incontro, la delegazione abruzzese ha potuto approfondire il modello del Distretto del Cibo del Roero, nato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Valorizzazione Roero, l’Associazione Sindaci del Roero e il Mercato Ortofrutticolo del Roero.

Sono stati affrontati temi cruciali come la tutela della biodiversità, la riduzione dell’impatto ambientale, la promozione delle filiere di qualità e le nuove sfide legate alla sostenibilità. Nel confronto sono emerse affinità significative: ambasciatori gastronomici come vino e olio, modelli di sviluppo rurale integrati e una visione comune di turismo lento, verde, consapevole e autentico.

Durante l’incontro, ampio spazio è stato dedicato al tema dell’educazione alimentare, attraverso l’intervento del nutrizionista Giorgio Calabrese, consulente scientifico del Governo e presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, e della transizione ecologica. Grazie alla collaborazione con Agrion, fondazione per la ricerca applicata in agricoltura, il Distretto del Cibo Roero sta fornendo alle aziende strumenti concreti per misurare l’impatto delle produzioni e orientarle verso pratiche più sostenibili.

"Il Distretto del Cibo del Roero nasce per creare sinergie, unire le comunità e mettere in rete le eccellenze -spiegato Silvio Artusio Comba-. In questo progetto abbiamo riunito 25 Comuni (23 nel cuneese e 2 astigiani), e gli enti più rappresentativi del territorio, tra cui il Mercato ortofrutticolo del Roero e l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni di rappresentanza agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, e quelle rappresentanti il settore non agricolo, come Confartigianato Cuneo, Associazione Commercianti Albesi, Ascom Bra". 

"Vogliamo accrescere -prosegue il presidente- la consapevolezza del valore del territorio roerino, dei suoi saperi tradizionali e delle eccellenze agroalimentari che vi nascono, perché solo così possiamo generare un modello di sviluppo sostenibile per l’ambiente e la comunità umana, autentico, economicamente efficace, riconoscibile e duraturo".

Fc - 53354

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