Intesa Sanpaolo: con Sda Bocconi nasce Blue Economy Monitor
Partnership diffonde prime due ricerche su capitale naturale e mobilità sostenibile
Il capitale naturale blu e la mobilità sostenibile sono al centro delle due ricerche del Blue Economy Monitor di Intesa Sanpaolo e Sda Bocconi School of Management presentate oggi a Milano. L’Osservatorio promosso dal Gruppo guidato da Carlo Messina nasce con l’obiettivo di analizzare i diversi aspetti dell’economia del mare e di monitorarne le dinamiche di sviluppo, per diffondere una maggiore conoscenza delle opportunità legate a un settore in forte crescita a livello mondiale che può vedere il nostro Paese protagonista. Per generare opportunità concrete di crescita, innovazione e sviluppo sostenibile, accompagnando al tempo stesso i giovani nella comprensione delle trasformazioni e nel potenziamento delle competenze necessarie, è fondamentale una collaborazione sempre più sinergica tra istituzioni, università e imprese.
Le due analisi offrono un quadro aggiornato delle opportunità economiche e ambientali legate alla gestione sostenibile del mare e alle sfide che il sistema produttivo italiano è chiamato ad affrontare nella transizione verso modelli di sviluppo più resilienti e decarbonizzati.
Il primo studio è dedicato al “Capitale Naturale Blu”, con un’analisi focalizzata sul ruolo delle strategie aziendali nella mitigazione degli effetti delle attività antropiche sugli oceani, evidenziando le opportunità legate alla conservazione e all’uso sostenibile delle risorse marine.
Il secondo riguarda l’evoluzione verso la “Mobilità Sostenibile”, analizzando gli scenari normativi e di policy per anticipare le esigenze del settore e guidare gli investimenti, con particolare attenzione all’evoluzione della mobilità sostenibile nel comparto marittimo-portuale e alle specificità del contesto nazionale.
“Tra i trend emergenti, la blue economy e i fondali marini offrono straordinarie potenzialità di crescita per il nostro Paese. Sostenere la ricerca in questo ambito significa alimentare la competitività, la distintività italiana e costruire ecosistemi virtuosi, in cui istituzioni, imprese e università collaborano per preparare le nuove generazioni alle sfide globali e alle trasformazioni sempre più rapide e costanti”, spiega Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo.
“La blue economy amplia il concetto dell’economia del mare, integrando i principi di sostenibilità ambientale e sociale”, afferma Stefano Caselli, Dean Sda Bocconi School of Management. “Essa si concentra sull’uso responsabile delle risorse dell’oceano per promuovere la crescita economica, migliorare i mezzi di sussistenza e creare occupazione, garantendo al contempo la salute degli ecosistemi marini. Siamo grati a Intesa Sanpaolo che, con la sua collaborazione, ci consente di affrontare un tema così fondamentale per l’economia e l’ambiente”.
Il Blue Economy Monitor si inserisce in un più ampio Ecosistema dedicato alla Blue Economy ed ai Fondali Marini, che coinvolge partner nazionali ed internazionali di rilievo come l’Universitè Psl di Parigi, Srm Centro Studi e Ricerche, One Ocean Foundation e primarie realtà aziendali.
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