Congresso mondiale erba medica: Aife/Filiera Italiana Foraggi protagonista
Oltre 500 relatori all'evento di Reims. Prossimo appuntamento a Shandong (Cina)
Oltre 500 partecipanti provenienti dalla Cina come dagli Stati Uniti, dalla Nuova Zelanda e dal Sudamerica passando per l’Europa hanno animato il quarto Congresso mondiale sull’erba medica, organizzato dal Comitato internazionale della disidratazione dell’erba medica (Cide), ospitato per la prima volta in Europa e svoltosi dal 3 al 6 novembre scorsi a Reims, in Francia.
Una settantina sono stati i relatori che a vario titolo hanno affrontato tutti gli aspetti che ruotano intorno all’erba medica, riservando inoltre uno spazio molto interessante a diversi dottorandi universitari che hanno potuto presentare sinteticamente i loro elaborati di laurea.
L’Italia era rappresentata da Aife/Filiera Italiana Foraggi con la presenza del presidente e del direttore, rispettivamente Gian Luca Bagnara e Riccardo Severi, di un nutrito gruppo di esponenti di diverse aziende associate, di Alberto Palmonari e Valentino Solfrini entrambi dell’Università di Bologna: il primo componente del Comitato scientifico del Congresso mentre Solfrini, nel suo intervento, ha illustrato lo studio sulla valutazione dell’impronta ambientale del foraggio essiccato in Italia commissionato lo scorso anno da Aife/Filiera Italiana Foraggi a Turtle srl, spin-off dell’ateneo felsineo, grazie al quale le aziende associate hanno potuto ottenere la Certificazione di sostenibilità Iso 14044.
I fattori che guidano i valori dell’erba medica hanno rappresentato l’incipit della relazione di Gian Luca Bagnara, una tra le più apprezzate per la visione prospettica che l’ha caratterizzata.
“Il valore fondamentale dell’erba medica non è essenzialmente la proteina", ha sottolineato nel suo intervento il presidente di Aife/Filiera Italiana Foraggi, "è qualcosa di molto più complesso perché a determinarlo è ciò che questa coltura diventa: quindi il latte e tutto quello che da esso deriva con la trasformazione in prodotti per l’alimentazione umana. E questo grande valore racchiude il benessere dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda, perché l’erba medica traduce a pieno titolo il concetto di sostenibilità grazie alla sua capacità di assorbire il carbonio, utilizzare con efficienza l’azoto, ripristinare la fertilità del suolo, sfruttare adeguatamente la risorsa idrica. Esiste un solo settore che può catturare il carbonio emesso in atmosfera ed è l’agricoltura, il suolo. Questo è il valore autentico dell’erba medica a cui stanno guardando con crescente interesse anche i mercati finanziari. Nei prossimi dieci anni, secondo i dati della Fao, i prodotti a base proteica come il latte e i formaggi registreranno un aumento della domanda, pari a un +1,5% all’anno, proveniente soprattutto dai Paesi asiatici e africani. Ma la richiesta sarà soprattutto riferita alla qualità ed è per questo che occorre lavorare per far nascere e crescere filiere integrate capaci di ricollegare l’agricoltura all’ambiente, la zootecnia alla nostra tavola. È questo il vero significato di sostenibilità”.
La qualità dell’erba medica disidratata e le sue potenzialità su scala globale sono stati i temi illustrati da Riccardo Severi il quale, riprendendo il concetto espresso dal presidente Bagnara sul valore dell’erba medica ha ricordato che “le aziende associate ad Aife/Filiera Italiana Foraggi utilizzano impianti tecnologicamente molto innovativi", ha dichiarato, "grazie ai quali vengono soddisfatte le richieste del mercato garantendo al contempo un elevato livello di sanificazione che, insieme all’alta digeribilità della fibra contenuta, favorisce un miglior benessere animale. Il nostro impegno non si rivolge solamente all’esportazione verso i Paesi del Medio e dell’Estremo Oriente dell’erba medica disidratata prodotta dalle aziende nostre associate. Siamo infatti impegnati in iniziative finalizzate ad approfondire la conoscenza di questa coltura attraverso manifestazioni fieristiche, seminari, visite in loco come è avvenuto a settembre con una delegazione di professionisti giapponesi e come avverrà nei prossimi giorni con un analogo appuntamento organizzato per ospitare un nutrito gruppo di esperti cinesi. In diverse parti del mondo la richiesta di erba medica disidratata è destinata a crescere ed è per questo che l’Europa dovrà aumentarne la produzione; ma per rispondere a una domanda in espansione sarà necessario mettere in campo delle strategie efficaci. Ne è un esempio il progetto triennale di promozione del foraggio disidratato europeo in Indonesia, Giappone, Vietnam, Taiwan che dall’inizio del 2024 stiamo portando avanti con l’associazione spagnola Aefa rispetto al quale, visto il successo, abbiamo chiesto a Bruxelles un’estensione che ne prolunghi il termine oltre l’iniziale conclusione prevista a fine 2026”.
“Il Congresso che si è appena concluso a Reims", è la riflessione conclusiva di Gian Luca Bagnara, "è stata una fondamentale occasione di confronto e scambio tra attori della filiera provenienti da ogni parte del mondo, un’opportunità davvero unica per gettare basi scientifiche e commerciali di ampio respiro, esattamente ciò di cui il mondo agrozootecnico internazionale e l’ambiente hanno bisogno”.
Intanto, dopo la delegazione cinese in arrivo nei prossimi giorni, su loro specifica richiesta un gruppo composto dai più importanti disidratatori francesi arriverà in Italia a gennaio 2026 per un’ulteriore visita presso alcune aziende associate ad Aife/Filiera Italiana Foraggi.
Per la quinta edizione del Congresso mondiale sull’erba medica l’appuntamento è fissato a Shandong, in Cina, nel 2028.
EFA News - European Food Agency