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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo supporta l'efficienza idrica in agricoltura

Collaborazione con Acea per l'Osservatorio sul settore

La seconda edizione dell'Osservatorio sul settore idrico, intitolato "La sfida dell’acqua nell’agricoltura del 3° millennio", è stata realizzata da un gruppo di lavoro che include il Research Department e la Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, insieme ad Acea. L’Osservatorio nasce nell’ambito dell’accordo per la salvaguardia e la gestione sostenibile dell’acqua nei processi produttivi delle aziende siglato nel luglio 2024.
Osservatorio idrico 2025: la sfida idrica in agricoltura.

L'agricoltura, sottolinea l'Osservatorio, è il maggiore consumatore di risorsa idrica, assorbendo il 60% dei consumi complessivi in Italia. L’Italia si contraddistingue per la significativa diffusione di pratiche irrigue: il 20,2% della SAU risulta irrigata, in Spagna l’area irrigata è pari al 13,2%, in Francia al 5%, in Germania al 2,7% della SAU. 

La diffusione e l’importanza delle pratiche irrigue sono strettamente legate alle condizioni climatiche e al tipo di colture praticate. L'urgenza dei cambiamenti climatici: il cambiamento climatico sta ponendo nuove sfide. Il crescente stress idrico rende necessario il ricorso a tecniche e modalità di irrigazione con una frequenza decisamente maggiore rispetto al passato. 

Il ruolo dell’irrigazione sarà sempre più importante in quanto solo attraverso tecniche irrigue adeguate e ben concepite si potranno aumentare le produzioni. La superficie idrica irrigata è infatti aumentata: tra il 2010 e il 2020 le superfici irrigate risultano in aumento del 7%. Il Rapporto evidenzia specifiche strategie di adattamento e resilienza. 

Il risparmio idrico è diventato un obiettivo strategico. È fondamentale un rapido passaggio dalle pratiche tradizionali di irrigazione, come i metodi gravitazionali, a soluzioni avanzate e ad alta efficienza. L’agricoltura di precisione (PIS), che utilizza sensori, dati satellitari e Intelligenza Artificiale (AI), è cruciale per ottimizzare l'uso dell'acqua.

Secondo Intyesa Sanpaolo e Acea, è necessario un sistema di governance multilivello che valorizzi il ruolo dei Consorzi irrigui e una profonda evoluzione culturale nel settore. Per affrontare le sfide, è indispensabile promuovere l’Alta Formazione per figure professionali chiave come i Water Officer (per le amministrazioni pubbliche) e i Water Manager (per le imprese), in grado di interpretare il nuovo paradigma produttivo e garantire una gestione integrata della risorsa.

La finanza gioca un ruolo fondamentale come abilitatore sia degli investimenti volti a migliorare l’efficienza nell’uso di risorse idriche in agricoltura (tipicamente aziendali) sia per adeguare la dotazione infrastrutturale e conseguire una maggiore resilienza del settore. Le banche e gli investitori istituzionali possono promuovere soluzioni avanzate e favorire l’adozione di tecnologie intelligenti. Anche sul tema delle infrastrutture il sistema finanziario è un elemento abilitante, apportando non solo capitali specifici ma anche know-how e competenze.

Intesa Sanpaolo, sottolinea il comunicato ufficiale, "contribuisce attivamente non solo all’analisi del problema idrico, ma anche alla sua risoluzione, posizionando la finanza come lo strumento strategico indispensabile per affrontare le sfide del clima e costruire un modello agricolo più efficiente e sostenibile attraverso la leva finanziaria, considerata un elemento abilitatore per la resilienza del settore agricolo".

La banca guidata dall'ad Carlo Messina ha sviluppato prodotti finanziari specifici per il settore agricolo, offrendo condizioni agevolate o garanzie specifiche per investimenti in tecnologie di risparmio idrico, agricoltura di precisione e adattamento climatico.

Nel 2024 Intesa Sanpaolo ha siglato con Acea (primo operatore idrico a livello nazionale) il primo accordo nazionale per la salvaguardia e la gestione sostenibile dell’acqua. A tal fine la Banca ha messo a disposizione € 20 miliardi per supportare le iniziative delle aziende e degli operatori della filiera idrica, nell’ambito del più ampio plafond creditizio di € 410 miliardi annunciati dal ceo Messina per nuovi finanziamenti a sostegno delle iniziative del PNRR. 

Obiettivi principali della collaborazione sono:

  • superare la logica emergenziale, promuovendo un modello circolare con iniziative chiave di efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche e il riuso delle acque depurate attraverso le "comunità idriche";
  • supportare l'evoluzione e l'efficientamento delle infrastrutture idriche del Paese, in linea anche con i fondi PNRR per incentivare l'ammodernamento delle strutture per il trattamento delle acque reflue e la creazione di infrastrutture sostenibili;
  • le imprese potranno stabilizzare il proprio approvvigionamento di acqua, e usufruire di servizi dedicati, advisory tecnologica e supporto nell'accesso ai bandi nazionali ed europei;
  • creare un Osservatorio congiunto sul settore idrico al fine di diffondere una cultura sull’utilizzo sostenibile delle acque attraverso un’attività strutturata di divulgazione e informazione e affrontare i "nodi" che rallentano la Water Security nazionale.
Fc - 55268

EFA News - European Food Agency
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