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CLARA MOSCHINI

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Aic: inaugura nuova sede nazionale alla presenza di Tajani

Punto di riferimento per le 30mila imprese agricole associate

A conclusione di un percorso di riorganizzazione e rafforzamento interno, l’Associazione Italiana Coltivatori (Aic) ha inaugurato oggi la nuova sede nazionale della Direzione Generale e degli enti della rete in Via Nazionale 230, nel centro di Roma, con un evento al quale hanno risposto e aderito numerose autorità e istituzioni, a cominciare dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, affiancato nel taglio del nastro dal presidente nazionale Aic Giuseppino Santoianni.

La nuova sede rappresenta il punto di convergenza di un’organizzazione che raccoglie oltre 30mila imprese agricole, dispone di circa 500 sedi territoriali e si avvale della professionalità di 1.500 dipendenti, impegnati quotidianamente nell’assistenza alle aziende e ai cittadini.

“Questa nuova sede è un investimento che rispecchia la nostra identità, uno spazio aperto dove la vita associativa e il confronto delle progettualità dovranno trovare nuove possibilità di espressione e di crescita”, ha dichiarato il presidente Santoianni. “Vogliamo continuare a essere un punto di riferimento credibile per le imprese agricole e per la piccola pesca", ha aggiunto Santoianni, in un contesto caratterizzato da sfide strutturali: accesso al credito, semplificazione amministrativa, contrasto alla concorrenza sleale, risposta agli impatti dei cambiamenti climatici”.

L’inaugurazione offre l’occasione per riaffermare le priorità che l’Aic promuove da oltre 55 anni: il lavoro dignitoso, il contrasto al caporalato, la sicurezza sul lavoro, la formazione continua, il ricambio generazionale, il sostegno all’imprenditoria femminile, la valorizzazione delle produzioni autoctone e la trasparenza delle filiere.

“Il nostro contributo è a disposizione del Paese e delle istituzioni", ha concluso Santoianni, "con la richiesta di poter continuare a rafforzare il nostro contributo ai tavoli dove si definiscono le politiche per il settore primario, affinché l’agricoltura italiana possa essere giusta, sostenibile, innovativa e inclusiva”.

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EFA News - European Food Agency
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