Almaviva, il boost informatico per l'agricoltura
Intervista esclusiva con Luca Salvucci, Sales Manager Agricoltura
Almaviva è uno dei protagonisti della trasformazione digitale. Nel 2024 ha generato ricavi pro-forma superiori a 1,4 miliardi di euro e da oltre vent’anni guida i processi di digitalizzazione dell’economia italiana. Luca Salvucci, Sales Manager Agricoltura, in questa intervista esclusiva spiega e illustra le strategie e i risultati di Almaviva nel settore.
Almaviva guida l’informatizzazione dell'agricoltura fin dai suoi esordi e oggi affianca il settore nel suo processo di digitalizzazione. Quali sono le maggiori resistenze del settore e quali invece le maggiori richieste di aiuto?
Almaviva guida i processi di informatizzazione dell’agricoltura da oltre vent’anni e ha affiancato, in qualità di partner tecnologico, Agea e Mipaf innovando profondamente il settore e raccogliendo sfide come la georeferenziazione delle superfici aziendali e l’introduzione di un sistema di monitoraggio satellitare per ridurre i controlli in campo. Oggi supportiamo attivamente Organismi Pagatori ed Enti locali quali Regioni, Agenzie Regionali e Consorzi, mettendo a disposizione la nostra forte competenza di dominio, oltre a quella tecnologica come leader di settore.
Le principali resistenze che osserviamo derivano soprattutto dalla difficoltà nel rendere omogenei processi e strumenti in un ecosistema agricolo estremamente frammentato e la percezione del digitale come adempimento burocratico, piuttosto che come leva di semplificazione. Come richiesta di aiuto vi è una forte domanda di piattaforme condivise, di servizi integrati e di strumenti che riducano gli oneri amministrativi, evitando duplicazioni e favorendo l’automazione dei controlli.
Molti osservatori lamentano una scarsa digitalizzazione del mondo dell'agri food italiano. Cosa ne pensate, dal vostro punto di osservazione privilegiato?
Non parlerei di mancanza di digitalizzazione, ma di difficoltà nel trasformare i dati in valore. Grazie agli incentivi dell’agricoltura 4.0 molte aziende raccolgono già grandi quantità di dati tramite macchinari connessi e sensori, ma manca ancora la capacità — soprattutto culturale — di usarli per decisioni migliori, efficienza e qualità. Almaviva, come partner dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, rileva che l’innovazione è spesso percepita come complessa o costosa, e la prevalenza di PMI limita investimenti e competenze interne. Per questo consorzi, filiere e Regioni sono fondamentali: servono come facilitatori con incentivi, servizi condivisi, piattaforme comuni e formazione.
Quali sono i vantaggi della vostra piattaforma Rural to Digital?
La piattaforma Rural to Digital nasce dall’incontro tra competenze di dominio maturate nel settore agricolo e la profonda conoscenza dei dati gestiti dalle Pubbliche Amministrazioni. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: riunire tutte queste informazioni in un unico punto di accesso capace di generare valore per l’intero ecosistema, dalle istituzioni agli agricoltori, fino ai soggetti della filiera. Al suo interno convivono diversi moduli applicativi, dal modulo Territorio, al Supporto alle decisioni fino al modulo di Sensoristica e al componente dedicato alla Tracciabilità.
Come funzione la piattaforma Agri Banking?
Agri Banking è un verticale della piattaforma Rural To Digital che sfrutta la capacità di raccogliere, integrare e analizzare dati territoriali, produttivi e gestionali. La piattaforma consente di trasformare informazioni operative in veri e propri indicatori oggettivi, utili alla valutazione del merito creditizio, fino alla creazione di rating aziendali più accurati basati su elementi verificabili.
Il tema della gestione e prevenzione degli eventi calamitosi e catastrofali è da tempo al centro del dibattito. Qual è il vostro approccio?
Il settore agricolo sta affrontando una forte trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici, che rendono essenziale una gestione avanzata del rischio. L’uso integrato di dati meteo e satellitari, combinati con algoritmi di IA, permette di creare modelli predittivi accurati per colture e territori, basati su rese storiche e caratteristiche ambientali. Questo approccio offre vantaggi concreti: rimborsi automatici e rapidi grazie a dati oggettivi, maggiore trasparenza nei criteri assicurativi, riduzione delle frodi e supporto continuo agli agricoltori e agli assicuratori.
Due use case di successo sono state Rouge, a tutela delle arance rosse di Sicilia ed Enology, in difesa del vino italiano. Ce le racconti?
Il falso Made in Italy pesa sull’agroalimentare oltre 100 miliardi contro i 40 del vero. Per contrastare questa distorsione abbiamo sviluppato il progetto Enology che, grazie ad una blockchain ibrida, ha permesso la tracciabilità del vino usando dati pubblici e immodificabili del Registro Nazionale con dati privati e, con un app mobile, il consumatore poteva scansionare il tag NFC per accedere a informazioni certificate su origine e fasi della filiera, con garanzie del processo.
Grazie a questa esperienza di successo abbiamo raccolto la sfida del progetto Rouge per l’Arancia Rossa di Sicilia IGP, che aveva l’obiettivo di sostenere le aziende nella lotta alla contraffazione, nella semplificazione dei processi e nell’export. I benefici: meno errori, tempi e costi ridotti, maggiore qualità e autenticità.
Quali progetti avete allo studio, ovviamente basta un identikit sommario.
Stiamo investendo su due direttrici principali: la prima è relativa allo sviluppo di un Digital Twin agricolo che integra dati satellitari, sensori IoT, meteo e algoritmi predittivi e offra simulazioni, scenari di rischio e supporto decisionale a filiere e amministrazioni. La seconda riguarda il tema centrale della gestione dell’acqua: con Almaviva Bluebit, società del Gruppo dedicata alle soluzioni digitali per la gestione della risorsa idrica, stiamo digitalizzando le reti irrigue, integrando dati meteo avanzati, modellazione idraulica, bilancio irriguo in un’unica piattaforma. Entrambi i progetti mirano a un’agricoltura più efficiente, sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.
EFA News - European Food Agency