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CLARA MOSCHINI

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La Blue Economy accelera la crescita

Pubblicato oggi il Rapporto sull'Economia Blue 2025: 4,82 milioni di occupati (+16%) e fatturato a 890 mld di euro (+29%)

L'innovazione nella Blue Economy, l'economia blu, si rivela un motore fondamentale per la sostenibilità e la crescita. Dal 2018, gli investimenti nei settori innovativi dell'economia blu sono aumentati costantemente, con attività come l'energia rinnovabile blu che attraggono un elevato volume di afflussi finanziari all'anno, mettendo la Blue economy su un chiaro percorso verso una maggiore competitività e neutralità climatica.

Il Rapporto sulla Blue economy 2025, pubblicato oggi, analizza i progressi compiuti dal 2009 e traccia gli sviluppi tra il 2021 e il 2022 (ultimi dati disponibili di Eurostat). Ricordiamo che l'economia blu comprende tutte le attività economiche basate o collegate agli oceani, ai mari e alle coste: ciò include una grande varietà di settori economici come la pesca e l'acquacoltura, il turismo costiero, il trasporto marittimo di merci e passeggeri, i porti e le energie rinnovabili marine.

Secondo i dati più recenti, l'economia blu dell'UE è in crescita rispetto al 2021: nel 2022, il settore ha dato lavoro a 4,82 milioni di persone con un aumento del 16% rispetto al 2021 e ha generato un fatturato di quasi 890 miliardi di Euro, con un aumento del 29% rispetto al 2021. Nello stesso anno, il valore aggiunto lordo (VAL) dell'economia blu ha rappresentato 250,7 miliardi di Euro, con un aumento del 33% rispetto al 2021. 

Tra il 2013 e il 2022, è possibile osservare un aumento significativo del VAL in tutti i settori dell'economia blu: tra questi, il turismo costiero rimane il settore leader, generando il 33% del VAL dell'economia blu dell'UE nel 2022 e impiegando più della metà della forza lavoro totale di settore (54%). Il comparto ha mostrato una piena ripresa nel 2022 in termini di VAL e fatturato, dopo un calo rispettivamente del 64% e del 59% nel 2020, a causa della pandemia covid-19. 

Nello stesso periodo, l'energia eolica offshore ha registrato la crescita più elevata (+1049%), seguita dal trasporto marittimo (+99%), dalla costruzione e riparazione navale (+73%), dalle risorse biologiche marine (+44%) e dalle attività portuali (+36%). 

Nel complesso, l'energia rinnovabile marina ha registrato la maggiore espansione nell'UE, con il settore dell'energia eolica offshore dell'UE che rimane su una traiettoria di rapida crescita. Da pochi progetti pilota all'inizio degli anni 2000, l'UE dispone oggi di una capacità eolica offshore totale di 18,9 gigawatt, distribuita in 11 Paesi, sufficiente ad alimentare più di 6 milioni di famiglie, che ne fa uno dei settori in più rapida crescita dell'economia europea. Solo nel 2022, gli investimenti nell'energia oceanica hanno raggiunto i 48,53 miliardi di euro, pari al 53% degli investimenti globali nel settore.

Inoltre, il VAL del settore è salito a 5,3 miliardi di Euro nel 2022, con un aumento del 42% rispetto al 2021. Questa crescita ha incrementato i profitti del settore, che hanno raggiunto 4,1 miliardi di Euro nel 2022, con un aumento del 56% rispetto al 2021. 

Si prevede che queste tendenze continueranno. Il rapporto suggerisce che i settori dell'economia blu dell'UE continueranno a crescere dopo il 2022. Secondo le stime del CCR, nel 2023 l'economia blu contribuirà per 263 miliardi di Euro al VAL dell'UE e darà lavoro a 4,88 milioni di persone. Ciò è in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo di migliorare l'efficienza delle risorse, la resilienza e la competitività, eliminando al contempo le emissioni nette di gas serra e salvaguardando il capitale naturale.

Il trasporto marittimo, ad esempio, è sulla strada giusta, con una riduzione del 10% delle emissioni per tonnellata di merci trasportate per il trasporto marittimo e costiero via acqua nel periodo 2013-2022. Inoltre, la flotta peschereccia dell'UE ha ottenuto una riduzione del 31% delle emissioni di CO2 nello stesso arco di tempo. La maggiore efficienza della flotta peschereccia dell'UE è dimostrata anche da una riduzione del 17% del consumo di carburante nel 2022 rispetto al 2009.



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EFA News - European Food Agency
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