Come non bastasse la messe di brutte notizie che arrivano ogni giorno in redazione e riguardano l'abuso di alcol, ecco che all'elenco si aggiunge il nuovo trend del moltiplicarsi delle distillerie clandestine. L'ultima scoperta, in ordine di tempo è avvenuta nel week end a Roma per merito di un’inchiesta coordinata dalla procura e partita da due minimarket nelle zone di Centocelle e Tor Vergata. 

L'inchiesta, che mira a far luce sul traffico di alcol clandestino su Roma ricostruendo una filiera capace di importare illegalmente in Italia bottiglie di superalcolici con etichette contraffatte, ha portato alla scoperta di migliaia di bottiglie di vodka e di gin distillate da aziende fantasma o con marchi contraffatti. Le bottiglie sono state immesse sul mercato per essere vendute a poco prezzo ai ragazzini che vogliono sballarsi durante le notti di movida. 

I reati ipotizzati dal pm Fabio Santoni per il momento sono frode in commercio, acquisto di cose di sospetta provenienza, commercio di sostanze alimentari contraffatte e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. L'inxagie ha portato ai due sequestri di Centocelle e Tor Vergata. 

La movida romana, infatti, nasconde una rete illegale che coinvolge migliaia di bottiglie di vodka e gin: bottiglie prodotte da distillerie fantasma o con marchi falsificati che finiscono sugli scaffali dei minimarket a prezzi stracciati per la "gioia" dei ragazzini che vogliono sballarsi. Le due distillerie clandestine appena scoperte, secondo gli investigatori, rappresentano solo la punta di un iceberg del commercio clandestino: si tratta, dicono sempre gli inquirenti, di operazioni sottobanco probabilmente orchestrate da un’organizzazione strutturata in maniera professionale.