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CLARA MOSCHINI

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Osservatorio Nestlé: declino cognitivo prima preoccupazione degli over65

Al secondo posto figurano le difficoltà motorie, seguite dalla perdita dell'indipendenza

La longevità? Come invecchiamo non è (solo) una questione genetica. Non ci sono scuse: come sottolineato in un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford, il nostro “pacchetto” di geni conta molto meno - dieci volte nello specifico - dei fattori ambientali nel determinare come evolverà la nostra vita da cittadini senior. Lo stile di vita, l’attività fisica, la socialità, una corretta alimentazione e la prevenzione: ecco cosa conta davvero nell’affrontare gli anni che passano.

“Chi ha oggi 80 anni molto probabilmente non era sovrappeso da bambino, era sicuramente meno sedentario, viveva in città meno inquinate e dove la socialità era più fitta e variegata. Quando si parla di longevità, fattori come questi hanno un ruolo cruciale perché il nostro trascorso individuale e generazionale ha un peso grandissimo sul ‘quanto’ ma, soprattutto, sul ‘come’ invecchiamo", spiega Ennio Tasciotti, direttore dello Human Longevity Program all’Irccs San Raffaele di Roma. "Questo per sottolineare che un invecchiamento sano, improntato alla longevità, è un processo che interessa tutte le fasce di età e non solo per chi ha oggi più di 65 anni. È un approccio che richiede la consapevolezza che la sfida per un invecchiamento di successo va affrontata presto, adottando quanto prima comportamenti protettivi e lungimiranti: investire nella salute oggi è la strategia più efficace per guadagnare qualità di vita domani”.

Proprio con l’obiettivo di promuovere una longevità attiva nasce “Vivi l’Età”, la campagna sociale di Meritene, brand di Nestlé Health Science per la nutrizione completa e il benessere degli adulti, che vuole ispirare un modo nuovo di vivere ogni età con energia, libertà e consapevolezza. “Perché invecchiare non significa rallentare o perdere funzionalità", continua Tasciotti, "ma entrare in una nuova fase della vita, ricca di opportunità da cogliere giorno dopo giorno, con pienezza e vitalità. Al centro c’è il desiderio di continuare a essere sé stessi, coltivare le proprie passioni e scoprirne di nuove, mantenendosi attivi e presenti nella quotidianità. Ma anche la consapevolezza che salute e benessere non sono frutto del caso: dipendono da scelte concrete come un’alimentazione completa e mirata, un’attività fisica regolare e la costruzione di relazioni sociali significative – pilastri riconosciuti dalla comunità medica e scientifica per rallentare i processi di decadimento funzionale, stimolare e supportare il metabolismo e preservare la qualità della vita in età avanzata”.

Ma quali sono gli aspetti che preoccupano di più gli over 65 in relazione all’invecchiamento? L’Osservatorio Nestlé, nato nel 2009 per sondare le abitudini alimentari e gli stili di vita degli italiani, ha diffuso i dati aggiornati al 2024 e riferiti alle principali preoccupazioni di salute degli over 65:

- Più della metà (51%) teme il declino cognitivo associato all’Alzheimer e alla Demenza e in generale il decadimento mentale senile;

- L’incorrere in difficoltà motorie è al secondo posto tra i punti d’attenzione, come indica ben il 48% degli intervistati;

- La possibile perdita dell'indipendenza e dell’autonomia funzionale è la terza fonte di preoccupazione (43%, più di 4 italiani su 10);

“Questi timori di fronte all’invecchiamento sono interessanti perché mostrano come, nel tempo, cambino le priorità", commenta il professor Tasciotti. "Quando siamo ancora giovani, infatti, tendiamo ad associare la longevità al riuscire a invecchiare bene, dando spesso priorità ad aspetti estetici. Ci chiediamo come mantenere la pelle elastica e senza rughe, un aspetto sano e giovanile, e un fisico tonico e armonioso. Invece per gli over 65 la preoccupazione più importante è, giustamente, l’autonomia. Il sentirsi abbastanza in forze, a livello cognitivo e fisico per poter avere una vita attiva e indipendente. È proprio questa percezione – concreta, realistica e centrata sulla qualità della vita – che deve guidare oggi il nostro approccio alla longevità: prevenire il declino cognitivo e muscolare non è solo possibile, ma sempre più necessario.” 

Gli over 65 oggi vogliono mantenere a lungo la propria autonomia. Per farlo, devono concentrarsi su alimentazione e movimento. Ricordando che il muscolo è l’organo della longevità per eccellenza. Come abbiamo visto, lo stile di vita è cruciale quando si parla di longevità. Per questo occorre comprendere quali siano, oggi i bisogni più diffusi e le scelte più comuni delle persone in questa fascia di età, per comprendere meglio come viene affrontato l’invecchiamento e per implementare azioni correttive e migliorative. I due bisogni più sentiti che emergono dai dati dell'Osservatorio Nestlé – per quanto riguarda i cittadini più senior – sono fortemente interconnessi: sentirsi in forze (58%) e restare attivi (49%).

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