Del Monte Foods rischia la bancarotta?
La società di food in scatola chiede il Chapter 11 al tribunale del New Jersey

Dal quartier generale di Walnut Creek in California l'hanno chiamata, in un comunicato, "azione strategica per rafforzare la posizione finanziaria e perseguire una vendita che massimizzi il valore". Tradotto, ciò significa che Del Monte Foods, unità di Del Monte Pacific, quella del vecchio spot con "l'uomo Del Monte ha detto sì", per intenderci, è in grosse difficoltà. Tanto che, sempre nella nota ufficiale, questo che è uno dei maggiori produttori e distributori di prodotti alimentari di alta qualità, ha annunciato che "sta portando avanti un processo di vendita per la massimizzazione del valore come parte di una ristrutturazione strategica del bilancio".
Per agevolare questo processo, prosegue la nota, "la società e alcune delle sue affiliate e controllate hanno avviato un procedimento volontario ai sensi del Capitolo 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del New Jersey e ha stipulato un accordo di sostegno alla ristrutturazione con un gruppo di finanziatori che detengono alcuni dei prestiti a termine". La procedura prevede un "processo di vendita di tutte o quasi tutte le attività della società, con il supporto del gruppo di finanziatori, con l'obiettivo di ottenere l'offerta più alta o migliore per massimizzare il valore per tutte le parti interessate". Il Chapter 11 non riguarda l'azienda madre Del Monte Pacific né Del Monte Philippines.
"Si tratta -dichiara Greg Longstreet, presidente e amministratore delegato di Del Monte Foods- di un passo avanti strategico. Dopo un'attenta valutazione di tutte le opzioni disponibili, abbiamo stabilito che un processo di vendita sotto la supervisione di un tribunale è il modo più efficace per accelerare la nostra svolta e creare una Del Monte Foods più forte e duratura. Con una struttura di capitale migliorata e una nuova proprietà, saremo meglio posizionati per il successo a lungo termine".
Per sostenere le transazioni strategiche e finanziare le sue attività correnti, la società si è assicurata un impegno per 912,5 milioni di dollari in finanziamenti, di cui 165 milioni di dollari in nuovi finanziamenti, da parte di alcuni dei suoi attuali azionisti. Questo finanziamento, insieme alla liquidità di cassa derivanti dalle operazioni in corso, si prevede che "fornirà liquidità sufficiente durante il processo di vendita e finanzierà le operazioni in corso dell'azienda, compresa la stagione attualmente in corso".
Per consentire un'agevole transizione verso il Capitolo 11, dice ancora il comunicato, la società ha presentato una serie di mozioni "del primo giorno" che, una volta approvate dalla Corte, le consentiranno di "proseguire, durante il Chapter 11, le operazioni commerciali nel corso ordinario e su base ininterrotta". Alcune filiali non statunitensi della società, comprese quelle in America Latina, non sono incluse nella procedura del Chapter 11 "e continuano a operare come di consueto".
Del Monte Foods, di proprietà dal 2014 di Del Monte Pacific, società quotata a Singapore e nelle Filippine, è nota soprattutto per l'omonimo marchio di frutta e verdura in scatola. Gli altri suoi marchi includono i tè Joyba, i pomodori in scatola Contadina e Take Root Organics, i brodi e i titoli College Inn e S&W, un'altra linea di frutta e verdura in scatola, oltre a condimenti e salse.
La casa madre Del Monte Pacific, secondo gli analisti, sta adesso valutando il potenziale impatto del processo di bancarotta di Del Monte Foods, compresi gli eventuali oneri di svalutazione che dovrebbero essere comunicati nei futuri bilanci.
In una dichiarazione separata rilasciata oggi, Del Monte Pacific ha dichiarato che il valore netto del suo investimento in Del Monte Foods era di 579 milioni di dollari alla fine di gennaio.
I risultati del terzo trimestre dell'anno finanziario 2025 di Del Monte Pacific hanno mostrato che il gruppo ha aumentato le vendite del 3% a 1,9 miliardi di dollari: l'ebitda è sceso del 13% a 134,9 milioni di dollari, mentre la perdita netta è stata di 92,2 milioni di dollari contro 50,6 milioni del periodo precedente. Nell'anno fiscale 2024 la società ha registrato un fatturato di 2,4 miliardi di dollari, stabile rispetto ai 12 mesi precedenti: l'ebitda è crollato del 60% a 133,2 milioni di dollari. La perdita netta è stata di 127 milioni di dollari, rispetto all'utile di 17 milioni di dollari dell'anno precedente.
EFA News - European Food Agency