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CLARA MOSCHINI

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Migliorano le prospettive dell'economia nell'eurozona

Indici Pmi di Hcob S&P Global: a giugno più produzione per manifatturiero e servizi (trasporti, gastronomia, turismo, commercio)

A giugno il settore privato dell'eurozona ha registrato un aumento della produzione per il sesto mese consecutivo e il quarto aumento mensile consecutivo dell'occupazione. I tassi di crescita sono rimasti deboli in entrambi i casi, "ma la flessione in atto dei nuovi ordini ha mostrato segni di cessazione e le prospettive a 12 mesi sono le più solide da quasi un anno". Questo è quanto emerge dall'indagine sulle aspettative dei direttori acquisto delle imprese, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global.

L'inflazione dei prezzi dei fattori produttivi è rimasta più debole della media di lungo periodo dell'indagine, invariata rispetto al minimo di sei mesi di maggio, mentre i prezzi dei beni e dei servizi dell'area dell'euro sono cresciuti a un tasso di crescita più veloce, di circa il 20%, secondo il report.

L'indice HCOB Eurozone Composite PMI destagionalizzato, ossia l'indice PMI dei servizi nella Zona Euro a giugno 2025 si è rafforzato arrivando a 50,5 punti dai 50 della stima preliminare e comunque sopra ai 49,7 di maggio. Parallelamente, l'indice l'indice HCOB Eurozone Composite PMI, l'indice PMI composito, è salito a 50,6 punti da 50,2 (e rispetto ai 50,2 della stima preliminare). "Sebbene l'ultimo dato indichi una crescita complessiva solo marginale, è stato il più alto degli ultimi tre mesi e superiore alla media dei 12 mesi", sottolinea il report. L'indice si mantiene sopra la soglia critica dei 50 punti che separa una fase di contrazione da una di espansione.

Sia il settore manifatturiero che quello dei servizi (trasporti, gastronomia, turismo, commercio) hanno registrato un aumento della produzione. Tra le cinque economie dell'area dell'euro per le quali sono disponibili i dati relativi al settore manifatturiero e dei servizi, l'Irlanda è in testa alla classifica della crescita per il quarto mese consecutivo, "anche se il ritmo di espansione è sceso al livello più basso da gennaio". La Spagna ha riconquistato il secondo posto togliendolo all'Italia con un'espansione più rapida. L'economia italiana si è espansa per il quinto mese consecutivo "anche se al ritmo più debole da marzo". La Germania è tornata a crescere con il quinto aumento della produzione nel 2025, anche se a un ritmo debole. La Francia è rimasta il fanalino di coda, con un calo dell'attività per il decimo mese consecutivo, anche se marginale.

I dati dell'indagine di giugno hanno segnalato un'ulteriore ripresa della fiducia delle imprese rispetto ai minimi di 18 mesi di aprile, raggiungendo il valore più alto da luglio 2024. Le aspettative sono migliorate sia presso i produttori che presso i fornitori di servizi. 

L'inflazione dei prezzi è rimasta invariata rispetto al minimo di sei mesi di maggio e al di sotto della media di lungo periodo: ciò riflette un ulteriore calo dei costi dei produttori, mentre i fornitori di servizi hanno continuato a registrare aumenti relativamente elevati. Analogamente, i prezzi della produzione sono diminuiti, mentre i fornitori di servizi hanno aumentato le loro tariffe a un tasso che è rimasto al di sopra della media di lungo periodo.

Commentando i dati PMI, il Cyrus de la Rubia, Chief Economist della Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: "il settore dei servizi è più o meno stagnante da aprile. Uno sguardo al trend di più lungo periodo rivela che il ritmo medio di crescita registrata dall'estate del 2021 è inferiore alla media dell'indagine completa del PMI. Questo segna un periodo prolungato di crescita relativamente debole, che non è mai stato superato in 27 anni di dati del PMI: le ultime due recessioni nel settore dei servizi, dovute alla crisi dei mercati finanziari del 2008/2009 e alla crisi dell'euro del 2012, hanno fatto seguito a una crescita relativamente rapida ed è improbabile che si ripetano. I consumi privati, il segnale principale di crescita per il settore dei servizi, non è crollato in modo massiccio dal 2021. A giugno, le aziende hanno addirittura assunto più persone di maggio, e quindi è possibile evitare una recessione nel prossimo futuro".

"La domanda è -aggiunge de la Rubia- se sia possibile una ripresa robusta dopo la fiacchezza del settore dei servizi degli ultimi anni. Questo sarà probabilmente difficile per l'eurozona nel suo complesso, ma in Germania, la più grande economia dell'eurozona, è certamente un risultato probabile, dato lo straordinario pacchetto di stimoli che il nuovo governo sta mettendo in atto: è probabile che lo stimolo fiscale si estenda anche al settore dei servizi, soprattutto nel prossimo anno. In ogni caso, le aspettative per i prossimi 12 mesi sono migliorate per la zona euro, anche se il dato rimane inferiore alla media di lungo periodo. Alla luce di altri fattori, come l'euro forte e l'effetto deflazionistico dei dazi statunitensi sull'eurozona, l'importanza dell'inflazione dei servizi, che un anno fa sembrava più critica, sta passando in secondo piano".

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EFA News - European Food Agency
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