It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Aife presenta strategie e sfide per l’erba medica tra innovazione e Pac

Assemblea annuale fa il punto su sostenibilità ambentale, salubrità e qualità

Alla presenza delle aziende associate si è svolta mercoledì 9 luglio, a Ravenna, l’Assemblea annuale di Aife/Filiera italiana Foraggi, presieduta dal presidente Gian Luca Bagnara e dal direttore Riccardo Severi. L’incontro si è concentrato sulla presentazione del bilancio delle attività svolte nel 2024 e sui progetti e le iniziative in programma nell’anno in corso.

“Con  il riconoscimento della Certificazione di Sostenibilità Iso 14044:2006 rilasciata da Dnv Business Assurance e ottenuta da Aife/Filiera Italiana Foraggi a seguito dello studio condotto dal team Turtle srl del professor Augusto Bianchini, spin-off dell’Università di Bologna", ha spiegato Bagnara, "e che ha coinvolto un significativo campione di aziende associate per analizzare gli impatti ambientali derivanti dalla produzione e trasformazione dell’erba medica, oggi possiamo esibire sul mercato nazionale e su quelli internazionali un importante biglietto da visita in tema di qualità, salubrità e sostenibilità ambientale del prodotto essiccato. Attualmente stiamo lavorando per il miglior utilizzo dell’etichettatura e del posizionamento sui documenti del logo Dnv da parte delle diverse aziende associate".

"Sono numerose le strategie in cui abbiamo investito in questi anni e in cui continueremo ad investire consapevoli che l’erba medica rappresenta un prodotto estremamente interessante se parliamo di carbon farming, biodiversità, produzione di proteine vegetali, tutti temi di stretta attualità e ormai imprescindibili quando si parla di agricoltura. A questo proposito", ha continuato Bagnara, "avvalendoci del dottor Marco Govi, agronomo, proprio in queste settimane abbiamo avviato uno studio per valutare la qualità dei suoli finalizzato all’impiego di una concimazione a base di biostimolanti che favoriscano il miglioramento delle rese produttive dell’erba medica, un aspetto che quest’anno sta penalizzando i produttori a cui però, e per fortuna,  fa da contraltare un’ottima qualità”.

“Quello delle rese produttive è un tema che va affrontato da diverse angolazioni", ha sottolineato nel suo intervento Riccardo Severi, "a iniziare dal ruolo che possono avere le conseguenze dei cambiamenti climatici. Anche per questo nei prossimi giorni avremo un incontro con la nuova governance di Assosementi per delineare una collaborazione che attraverso la ricerca scientifica sul miglioramento genetico del seme, aspetto che purtroppo in Italia è stato abbandonato da tempo,  si possano individuare soluzioni in grado di contrastare gli effetti del clima sulla coltura”.

Tra le altre iniziative che Aife/Filiera Italiana Foraggi sta portando avanti c’è la richiesta, che verrà presentata al ministero della Salute subito dopo l’estate, per ottenere l’aggiornamento delle Linee guida Haccp al fine di contrastare e/o contenere i rischi biotici della coltura.

“Stiamo infine lavorando al Congresso mondiale sull’erba medica che si terrà a Reims, in Francia, dal 3 al 6 novembre 2025", ha concluso Bagnara, "e al quale Aife/Filiera Italiana Foraggi non solo parteciperà in rappresentanza dell’Italia, ma sta dando un notevole contributo essendo inserita all’interno del Comitato organizzatore”.

Allargando lo sguardo a una visione più ampia dell’agricoltura europea di domani, l’intervento di Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ed esperto della Politica agricola comune (Pac) ha portato non pochi elementi di riflessione, a iniziare dalla data in cui, a Bruxelles, verrà presentata la proposta del quadro finanziario pluriennale della Pac 2028-2034: mercoledì 16 luglio.

“Rispetto ai tempi inizialmente previsti", ha affermato Frascarelli, "la presentazione di questo importante documento avverrà alcuni mesi prima e questo rappresenta una novità. Che non è la sola. A iniziare dalla dotazione finanziaria che si suppone possa subire un taglio compreso tra il 10 e il 30% rispetto a quella attuale, un elemento che preoccupa a cui si aggiunge un problema che accomuna tutti gli Stati membri e che riguarda la scarsità di giovani imprenditori e operai da inserire nel comparto agricolo, al pari del reddito derivante dall’agricoltura che in Europa si sta progressivamente riducendo.  Anche per questo Bruxelles sta lavorando per rendere più attrattivo il settore, puntando ad aumentare la competitività e la resilienza di fronte alle sfide globali, aumentando la sostenibilità e l’integrazione con la natura e valorizzando il cibo e la qualità della vita nelle aree rurali. Sicuramente la diversificazione del reddito agricolo", ha concluso Frascarelli, "dovrà ricoprire un ruolo molto importante e si dovrà puntare su una maggiore diffusione di impianti agrovoltaici per aumentare la produzione di agroenergie. Nulla è ovviamente ancora deciso, ma tra le luci e le ombre della nuova Pac un dato è sicuramente positivo: la decisione arriverà nel secondo semestre 2026, quando alla presidenza del Consiglio europeo siederà l’Irlanda”.

lml - 52058

EFA News - European Food Agency
Similar