Domani a Bruxelles c'è la marcia per la Pac
Associazioni ribadiscono il no al Fondo unico e al taglio di risorse per la Politica agricola comunitaria

"L’Europa è nata sui campi e la Pac è il suo cuore verde. Per questo, Cia-Agricoltori Italiani dice ancora una volta “no” al Fondo unico e al taglio di risorse per la Politica agricola comunitaria, spina dorsale della sicurezza alimentare Ue". Inizia così il comunicato ufficiale con cui Cia Agricoltori italiani annuncia che domani, mercoledì 16 luglio, "sarà in piazza a Bruxelles con il Copa-Cogeca per partecipare alla marcia simbolica di tutta l’agricoltura europea sul bilancio dell’Ue e sul futuro della Pac".
“Non possiamo accettare la dissoluzione della Pac in un unico fondo -ha detto il presidente nazionale, Cristiano Fini, che domani guiderà la delegazione Cia alla manifestazione-. Nessun passo verso un’ulteriore rinazionalizzazione o una proposta affrettata per la prossima Pac presentata a luglio da Ursula von der Leyen insieme al Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) post 2027, soprattutto senza chiarezza sulle risorse e senza un’adeguata consultazione con il settore agricolo”.
“L'Ue si trova in mezzo a crisi geopolitiche e climatiche, senza contare i rischi di una nuova guerra commerciale con i dazi Usa -continua Fini-. Mai come adesso serve una Pac forte, autonoma e ben finanziata, che tuteli il mercato unico dalle frammentazioni e gli Stati membri dalle disuguaglianze. Serve più agricoltura e meno armi per garantire un futuro sostenibile, che metta davvero al centro la produzione di cibo e la salvaguardia dei territori”.
Al cahier de doleance di Cia si unisce anche Confagricoltura che sottolinea in una nota come "la proposta di accorpamento della Pac al Fondo Unico europeo diventa effettiva, stando alla bozza del National Plan Regulation della Commissione Ue che sarà presentato domani. Una proposta che Confagricoltura ha sempre rifiutato e che oggi la Giunta confederale, riunita a Bruxelles, commenta con forte preoccupazione".
La riassegnazione dei finanziamenti europei in un Fondo Unico, afferma la Giunta di Confagricoltura, comporterebbe l’eliminazione degli storici strumenti di finanziamento della PAC, ovvero il Fondo europeo agricolo di garanzia e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, minacciando la competitività del settore e la stabilità delle zone rurali europee.
La scelta dell’accorpamento della Pac al Fondo Unico, aggiunge la nota ufficiale di Confagricoltura, "renderebbe l’Unione estremamente debole rispetto allo scenario di instabilità geopolitica, alle emergenze dovute alle crisi dei vari comparti e alla situazione che si sta delineando rispetto agli scambi commerciali internazionali", con conseguenze gravissime per tutta l’agricoltura, l’economia e i livelli occupazionali". In attesa di conoscere anche l’entità del budget dedicato al settore primario europeo, Confagricoltura evidenzia che sottrarre risorse fondamentali all’agricoltura significherebbe esporla a un’incertezza finanziaria senza precedenti.
Domani pomeriggio, a Bruxelles, mentre la Commissione Europea presenterà le sue proposte, una rappresentanza di Confagricoltura parteciperà alla manifestazione che vede tra gli organizzatori il Copa-Cogeca: una marcia simbolica verso la sede della Commissione per richiamare l’attenzione sul futuro dell’agricoltura Ue. L’iniziativa vuole evidenziare come, al contrario di quanto previsto dall’esecutivo europeo, servano più risorse e un budget dedicato per la Politica Agricola Comune, ma anche sottolineare come i tagli al bilancio agricolo siano in netto contrasto con le parole della presidente Ursula von der Leyen sul ruolo strategico del settore primario.
Confagricoltura -conclude il comunicato della Giunta di Palazzo della Valle- non accetterà riforme senza garanzie sui finanziamenti. Un’Europa forte e sicura non può prescindere da un settore agricolo solido e competitivo, supportato da un bilancio adeguato e mirato, fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’intero continente".
EFA News - European Food Agency