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CLARA MOSCHINI

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Commissione UE: fondo unico e tagli ad aiuti agricoli fino al 75%

Carloni (Comagri Camera): "Proposta apre porte a prodotti extraeuropei privi di sicurezza alimentare"

Un fondo unico che accorperà le politiche europee, comprese le risorse della Pac. E' quanto figura tra le nuove proposte di bilancio che il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen presenterà alla Commissione. Tra le nuove regole si prevedono soglie più stringenti per l’accesso agli aiuti diretti: dai 20mila euro in su scatteranno tagli progressivi –25%, -50%, fino al 75% per i grandi beneficiari – con un tetto massimo fissato a 100mila euro per azienda.

“Per la prima volta dal 1962 l’Europa non avrebbe più un budget destinato con chiarezza al sostegno della produzione di cibo e alla sicurezza degli approvvigionamenti alimentari”, commenta il deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni.
 
La nuova proposta, aggiunge Carloni, prevede la creazione del National and Regional Partnership Fund (Nrpf), cioè il Fondo unico che accorpa i fondi della Pac, il Fondo sociale e i fondi di Coesione con la ‘promessa’ di avere una Pac più snella, più flessibile, più vicina ai bisogni dei territori. Un fondo unico, che riunirebbe in uno solo il sostegno al reddito e le misure di sviluppo rurale, superando la storica dicotomia tra Feaga e Feasr”.
 
“La proposta", continua il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, "di fatto annullerebbe ‘l’eccezionalità’ del mondo agricolo che ha garantito all’Italia e all’Europa di non avere crisi alimentari, aprendo le porte alle importazioni di cibi che non rispettano i nostri standard ambientali, sociali e di tutela della salute. Questo è l’ennesimo tentativo di distruggere il lavoro degli agricoltori italiani che producono cibo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo”.

“L’Europa di Ursula Von der Leyen è un’Europa fatta di prodotti stranieri privi di garanzie di sicurezza alimentare, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Gli agricoltori italiani", conclude Carloni, "hanno il diritto di essere rispettati, di essere rispettato il loro duro lavoro, perché ogni giorno garantiscono la sicurezza alimentare, tutelano l’ambiente e sono i custodi del territorio”.

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EFA News - European Food Agency
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