Dazi/4. Borse contente della chiusura al 15%
Meloni da Addis Abeba: "Bisogna ancora lavorare, non è detta l'ultima parola"

È stato un dolce risveglio quello delle borse europee stamattina, confortate dalla notizia della chiusura (almeno per ora, è meglio mettere le mani avanti) della trattativa tra Usa e Ue sui dazi attestati al 15% (leggi notizia EFA News). Il Ftse Mib milanese viaggia in rialzo dell'1,1%, il Dax tedesco +0,48%, il Cac40 francese +0,82%, lo Smi svizzero +0,76%,
Tra le reazioni alla conclusione delle trattative annoveriamo quella del premier italiano Giorgia Meloni che, da Addis Abeba dove è per il Vertice con l'Etiopia, ha dichiarato: “intesa di base sostenibile, ora aiutare i settori più colpiti. Non ho avuto ancora modo di parlarne con Ursula von der Leyen", aggiunge la premier italiana.
"L’Ue -esorta Meloni- acceleri su mercato unico e semplificazioni. A livello europeo è importante non solo in termini di aiuti verso settori con maggiori difficoltà ma anche rispetto a ciò che possiamo fare per noi stessi, il tema delle semplificazioni, del mercato unico. C'è tutto un lavoro su cui l'Europa non può più perdere tempo e deve accelerare e compensare quelli che possono essere i possibili limiti".
“Bisogna lavorare sull'accordo -prosegue Meloni- perché quello che è stato sottoscritto ieri è un accordo giuridicamente non vincolante, ma di massima, quindi c'è ancora da battersi e all'esito di questo lavoro, bisognerà, a livello nazionale ed europeo, lavorare, per aiutare quei settori che dovrebbero essere particolarmente coinvolti da questa decisione. È il lavoro che faremo nelle prossime ore, anche parlando con le nostre associazioni”.
"La base di dazi al 15% -aggiunge la premier- se ricomprende i dazi precedenti, che di media erano intorno al 5%-4,8%, differentemente da quello che prevedeva il possibile accordo al 10% che sommava i dazi precedenti, secondo me è una base sostenibile. Dopodiché bisogna andare nei dettagli".
"C'erano dei settori che erano particolarmente sensibili, come la farmaceutica e le auto, e mi pare siano all'interno del 15% -dice ancora Meloni-. Bisogna verificare quali siano le possibili esenzioni, in particolare su alcuni prodotti agricoli, quindi ci sono una serie di elementi che mancano. Così come io non so esattamente a cosa ci si riferisca quando si parla di investimenti, acquisto di gas e compagnia. Questo non sono in grado di valutarlo finché non ho i dati chiari".
EFA News - European Food Agency