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CLARA MOSCHINI

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Cena: per gli italiani rimane un rito irrinunciabile

61% dei nostri connazionali la condivide quotidianamente con i propri familiari o conviventi

La stessa percentuale scende al 55% in Francia, al 40% in Germania e al 23% nel Regno Unito.

In Italia la cena è considerata un rito sociale irrinunciabile: quasi 2 italiani su 3 (61%) dichiarano di cenare ogni sera della settimana lavorativa con le persone con cui vivono. Un’abitudine profondamente radicata nella cultura italiana, che però mostra differenze generazionali significative: la percentuale scende infatti al 52% tra i 18-34enni. Solo il 4% non condivide mai la cena in famiglia . Il confronto con altri Paesi europei sottolinea l’unicità del dato italiano: se in Francia  il 55% dei rispondenti afferma di cenare insieme in settimana e in Germania il 40% , nel Regno Unito solo il 23% dei rispondenti lo dichiara .

È quanto emerge dall’ultima analisi di HelloFresh, il servizio del settore di box ricette create in Italia consegnate a domicilio, che ha indagato il ruolo della cena come occasione di socialità, restituendo un quadro inedito sulla percezione di questo momento in Italia. 
Gli ostacoli alla cena: la mancanza di tempo al primo posto Nonostante la ritualità della cena, insita nella cultura italiana, emergono difficoltà quotidiane che spesso ostacolano il piacere di cucinare e mangiare in casa.

La mancanza di tempo si conferma il principale impedimento (43%), un problema particolarmente sentito dai giovani adulti (57% tra i 18-34enni) e da chi si trova nella fascia di età lavorativamente più attiva (52% tra i 35-54enni), mentre solo il 29% degli over 55 la percepisce come criticità. Seguono la sensazione di essere sopraffatti dagli impegni infrasettimanali (23%), con picchi tra i più giovani (35% tra i 18-34enni), e i ritmi frenetici dei figli (19%), che diventano un ostacolo concreto soprattutto per le famiglie con più di tre componenti. Incidono infine anche fattori di natura emotiva, come la mancanza di ispirazione in cucina (16%) e il timore di non sentirsi abbastanza bravi ai fornelli (15%), segno che il momento della preparazione del pasto può trasformarsi in ansia da prestazione. Nei Paesi esteri presi in esame, come in Italia, il fattore del tempo è riconosciuto come l’ostacolo più comune, ad eccezione della Francia in cui invece al primo posto si colloca la mancanza di ispirazione (42% dei rispondenti).  

In Italia, a sottrarre tempo alla cena in famiglia sono soprattutto lavoro e spostamenti lunghi (49%), in particolare tra i più giovani (65% tra i 18-34enni). Seguono gli impegni sociali dei figli, come uscite e incontri con amici (32%) e le attività extrascolastiche (16%). Anche la componente sportiva pesa sulle abitudini familiari per un italiano su cinque (21%) tra allenamenti personali (15%) e palestra (11%), con un picco tra i 25-34enni (29%). Questi dati mostrano come esigenze quotidiane e attività individuali influenzino in modo significativo il momento conviviale della cena.

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EFA News - European Food Agency
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