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CLARA MOSCHINI

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Il ritorno del turismo nautico

Sono 2.000 le unità sopra 30 metri che visitano le nostre coste: restano anche in inverno e generano picchi di presenza in estate

La 65a edizione del Salone Nautico Internazionale in corso di svolgimento a Genova ha ospitato l’11° edizione della Conferenza Nazionale sul Turismo Costiero e Marittimo, organizzata da Federturismo Confindustria, Assomarinas e Confindustria Nautica.

Con il presidente di Confindustria Nautica Piero Formenti sono intervenuti Gimmi Cangiano, presidente Intergruppo Parlamentare “Nautica”, Camera dei Deputati; Maria Grazia Frijia, segretario Intergruppo Parlamentare Economia del Mare, Erika Guerri, Capo di Gabinetto del ministro del Turismo; Roberto Perocchio, presidente Assomarinas; Paolo Pessina, presidente Federagenti.
 
Nell’ambito della conferenza sono stati diffusi i dati dell’indagine realizzata da Assomarinas in collaborazione con Federturismo Confindustria su un vasto campione di porti turistici che ha monitorato l’andamento del giro d’affari, considerando sia la domanda sia il fatturato, anche in relazione agli adeguamenti tariffari.

Per il quinto anno consecutivo, secondo l'indagine, è stata registrata una tendenza molto positiva: dopo il periodo del Covid, a partire dal 2021, la ricerca di esperienze “open air” ha favorito il ritorno al turismo nautico e alla navigazione da diporto. I porti turistici hanno beneficiato in particolare del buon andamento del mercato dell’usato con centinaia di barche che dopo un refitting o una rimotorizzazione sono tornate ad occupare spazi nei marina, dal costante incremento delle flotte di natanti ed imbarcazioni destinate alla locazione nautica e al charter e dall’incremento della flotta internazionale dei superyacht. Oggi sono circa 2.000 le unità sopra 30 metri che visitano le nostre coste, restando anche in inverno e generando picchi di presenza durante l’estate.

La distribuzione non è uniforme: Liguria, Nord Sardegna e Golfo di Napoli sono le aree favorite, ma il beneficio si sta diffondendo progressivamente in tutta Italia. I porti turistici stanno investendo molto per adeguarsi alle nuove dimensioni delle imbarcazioni. Dopo anni di crisi, la “fabbrica dei porti turistici” si è rimessa in moto: decine di località costiere stanno rilanciando gli investimenti.

Le previsioni fino al 2026 restano positive: si ipotizza un lieve rallentamento dopo anni di forte crescita, ma i nostri associati confermano aspettative di continuità, con incrementi legati sia agli adeguamenti tariffari sia all’aumento delle dimensioni delle imbarcazioni.

“Parallelamente -conferma Roberto Perocchio- Confindustria Nautica e Assomarinas stanno preparando la prossima conferenza mondiale dei porti turistici di ICOMIA, la Federazione Mondiale delle Industrie nautiche, che si terrà a Venezia dal 15 al 17 ottobre e riunirà esperti internazionali, leader dell’industria e decisori politici per discutere del futuro della gestione delle marine, della sostenibilità ambientale e dell’innovazione. L’obiettivo è rafforzare l’offerta portuale turistica del nostro Paese”.
 

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