Pasta/2. Export italiano cresce
In occasione della Giornata Mondiale, Unionfood e Lollobrigida inaugurano mostra "Orgoglio Pasta"

Indagine rivela che il prodotto è associato a sostenibilità ambientale, sport e socializzazione.
Secondo i dati di Unione Italiana Food (leggi notizia EFA News), anche nel 2024 l’Italia ha confermato il suo primato in tema di produzione, esportazione e consumo di pasta. Se per quanto riguarda la produzione, per l’Italia parliamo di circa 4,2 milioni di tonnellate, davanti a Turchia (2,1 milioni di tonnellate), Stati Uniti (2 milioni), Egitto (1,2 milioni), Brasile (1,1 milioni), anche sul fronte consumi siamo al primo posto con 23,3 kg pro capite annui, davanti a Tunisia (17 kg), Venezuela (13,6), Grecia (12,2) e Germania (10,1). Ma è l’export che conferma un comparto fortemente orientato all’estero, con un valore delle vendite oltre confine che ormai eguaglia quello dei consumi nazionali.
Parliamo di oltre 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023). In pratica 80 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi. Della pasta esportata nel 2024, oltre 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell’UE mentre 898.815 tonnellate finiscono in Paesi terzi. Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate) si confermano i Paesi più ricettivi. L’aumento dell’export registrato nel 2024 si conferma anche nel primo semestre del 2025, con una crescita a volume del +2,5% rispetto all’analogo periodo del 2024 (1.195.025.792 nel 2024 vs 1.224.476.880 nel 2025). L’industria pastaria italiana si conferma un asset strategico dell’agroalimentare italiano nonostante uno scenario caratterizzato da pesanti dazi all’export in Usa, inflazione, conflitti, aumento dei costi delle materie prime e cambiamenti climatici che influenzano i raccolti del grano duro.
Ma quali sono i valori associati con più intensità alla pasta? Per quasi 6 italiani su 10 (58%) la pasta incarna alla perfezione la tradizione culinaria italiana, per il 36% del campione è il valore della semplicità a rappresentarla al meglio mentre il 33.7% del campione la associa a salute e benessere, a conferma delle sue proprietà benefiche. L’orgoglio nazionale è un valore associato alla pasta dal 32.6% degli italiani mentre per il 28.7% la pasta è condivisione (28.7%) ma anche convivialità (25.5%). Chiamati a scegliere delle parole-chiave per la pasta, oltre 9 italiani su 10 (90.7%) la definiscono accessibile, oltre 8 italiani su 10 (89.2%) facile e veloce da preparare, in grado di unire le generazioni (86.9%) e di migliorare l’umore (79.2%) oltre a essere indispensabile per un'alimentazione sana ed equilibrata (77.8%), componente chiave di molti modelli alimentari (73.1%), e capace di dare un senso di sazietà che dura a lungo (77.0%).
Anche il suo legame con la sostenibilità ambientale (66.4%), il suo ruolo per chi pratica sport (68.7%) e la sua capacità di stimolare le relazioni interpersonali (61.1%) sono ampiamente riconosciuti. E sono tanti i falsi miti sulla pasta ad essere smentiti dall’indagine: gli italiani non sono d’accordo con l'idea che la pasta debba essere eliminata in una dieta dimagrante (solo il 20.4% la ritiene vera), e trovano falso che interferisca con la qualità del sonno se consumata a cena (solo il 27.3% la ritiene vera). In termini di frequenza di consumo, la pasta resta un pilastro della dieta italiana: oltre 8 italiani su 10 (87%) la consumano più volte a settimana, con un terzo che la consuma quotidianamente o quasi (32,9%), il 22.3% 4 o 5 volte a settimana e un ulteriore 32.1% 2 o 3 volte a settimana.
Per celebrare la pasta intesa come orgoglio italiano, è stata inaugurata oggi presso la Galleria Alberto Sordi di Roma la mostra digitale “Orgoglio Pasta”, con la partecipazione di Adolfo Urso (ministro delle Imprese e del Made in Italy), Francesco Lollobrigida (ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Paolo Barilla (presidente di Unione Italiana Food) e Margherita Mastromauro (presidente dei pastai di Unione Italiana Food). La mostra è un allestimento ideato per celebrare il ruolo della pasta come simbolo culturale, identitario e gastronomico italiano e resterà aperta al pubblico da martedì 21 a sabato 25 ottobre (giorno del World Pasta Day).
Per la Giornata Mondiale della Pasta non poteva mancare il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / X / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a festeggiare cucinando il loro piatto di pasta del cuore: il protagonista resta l’amore universale per la pasta. L’anno scorso sono stati pubblicati oltre 33 mila contenuti sui social con l’hashtag #WorldPastaDay, ispirati alla pasta. Giunto alla 27esima edizione, il World Pasta Day è promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation.
EFA News - European Food Agency