Confcommercio-Fipe: al via percorso "Cucina delle radici"
Fino all'8 novembre, ad Alba, una tre giorni dedicata alla gastronomia del territorio
Confcommercio – Imprese per l’Italia e Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi lanciano “La Cucina delle Radici”, un percorso pluriennale di formazione e promozione che nasce nel solco dell’Anno delle Radici Italiane conclusosi nel 2024 e che punta a rafforzare il legame tra ristorazione italiana nel mondo, territori e filiere di qualità del nostro Paese.
Con il patrocinio del ministero del Turismo, il progetto prende avvio oggi ad Alba e durerà fino all’8 novembre, con una tre giorni dedicata alla cucina del territorio che vede protagonisti il Tartufo Bianco d’Alba e i grandi vini delle Langhe, per poi proseguire a tappe negli anni successivi in altre aree simbolo dell’identità gastronomica nazionale.
“La Cucina delle Radici” muove dall’idea di qualificare ulteriormente l’offerta dei Ristoranti Italiani all’estero riallacciandola alle radici enogastronomiche dei territori e, allo stesso tempo, rafforzare nella percezione di operatori e viaggiatori la dimensione esperienziale e identitaria del Turismo delle Radici. Tutto questo può tradursi in crescita dell’export e in incremento dei flussi turistici verso l’Italia
Il format del progetto si sviluppa su più annualità e si articola in un ciclo di masterclass a numero chiuso rivolte a chef patron e ristoratori italo-discendenti selezionati da FIipe, provenienti di volta in volta da un Paese straniero selezionato. Ogni tappa, della durata massima di tre giorni, combina formazione pratica e racconto dei territori. A partire da Alba, la progettualità proseguirà in ulteriori tappe annuali in cui ogni territorio ospitante sarà raccontato attraverso la propria cucina e i prodotti che ne sono di maggiore ispirazione, con la finalità di trasferire competenze e contenuti replicabili nei menù e nello storytelling dei ristoranti italiani nel mondo.
“Il turismo delle radici è un fenomeno in costante crescita e la cucina rappresenta uno dei motori più potenti di questo ritorno alle origini", dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio. Chi sceglie di visitare l’Italia lo fa anche per ritrovare i sapori della memoria, per riconoscersi in un gesto, in un profumo, in un racconto che parla di appartenenza. Con il progetto La Cucina delle Radici vogliamo offrire a questi viaggiatori un’Italia autentica, fatta di luoghi vivi, comunità accoglienti e tradizioni che sanno rinnovarsi nel dialogo con il futuro. È un’iniziativa che coniuga identità e sviluppo, cultura e impresa, valorizzando il ruolo della ristorazione, anche di quella italiana che opera all’estero, come ambasciatrice dell’Italia nel mondo. Restituire ai ristoratori italiani all’estero il legame con le radici dei territori significa rafforzare il brand Italia, sostenere le filiere agroalimentari e promuovere una narrazione coerente e positiva del Paese. La Cucina delle Radici è un progetto strategico che mette in rete competenze e passioni e riafferma la ristorazione come presidio del Sense of Italy, veicolo di identità e cultura e leva di attrattività internazionale”.
Da pare sua, Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio commenta: “Il progetto della cucina delle radici è un’iniziativa a sostegno del ruolo del turismo delle radici nel rilancio delle economie territoriali e nella trasmissione intergenerazionale del sapere enogastronomico. Ad Alba approfondiremo insieme come la memoria dei luoghi e delle ricette può diventare una leva di sviluppo turistico e di identità condivisa. Grazie al prezioso supporto dell’Associazione Commercianti Albesi aggiungiamo un importante tassello all’evoluzione del Sense of Italy”.
Il progetto è promosso da Confcommercio – Imprese per l’Italia e da Fipe e si avvale del coinvolgimento del Coordinamento dei Ristoranti Italiani all’Estero nato in seno a Fipe. Ad Alba può contare sul supporto dell’Associazione Commercianti Albesi e sulla sinergia con altre realtà di eccellenza del territorio e con le istituzioni locali.
EFA News - European Food Agency