Pesca Ue, i ministri si accordano per il 2026
Nessuna intesa per il Mediterraneo: 24 possibilità di pesca nell'Atlantico del Nord
I ministri della pesca dell'UE hanno concordato le possibilità di pesca per il 2026 nell'Atlantico e nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La Commissione, sottolinea il comunicato ufficiale, non ha potuto sostenere il compromesso raggiunto sul Mediterraneo, "poiché ritiene che non sia in linea con il piano di gestione pluriennale per il Mediterraneo occidentale, in particolare per quanto riguarda la fissazione dello sforzo di pesca".
Per quanto riguarda, invece, l'Atlantico nord-orientale, per gli stock gestiti esclusivamente dall'UE, il Consiglio ha raggiunto un accordo politico su 24 possibilità di pesca per il 2026 e, in alcuni casi, anche per il 2027 e il 2028. Nell'Atlantico e nello Skagerrak-Kattegat, l'81% delle possibilità di pesca è stato fissato a livelli sostenibili, in linea con il parere sul rendimento massimo sostenibile (MSY) proposto dalla Commissione per il 2026.
Sono stati fissati 9 totali ammissibili di catture (TAC-Total allowable catches, catture ammissibili totali) pluriennali per due o più anni, in linea con la richiesta dei pescatori di una maggiore prevedibilità. I TAC sono limiti fissati per garantire che le imprese di pesca dell'UE possano contare su una pesca sostenibile e redditizia, limitando la quota annuale di specifiche specie ittiche sulla base di valutazioni scientifiche.
L'accordo prevede aumenti per l'acciuga (+60%) e il rombo (+11%) nelle acque iberiche, per lo scampo (+23%) nel Mar Cantabrico e per l'acciuga (+8%) e lo scampo (+49%) nel Golfo di Biscaglia. Il Consiglio ha deciso di adottare un approccio prudente nei confronti delle attività di pesca mista in cui alcuni stock sono sani, ma altri sono in difficoltà. Per proteggere il merluzzo giallo nel Golfo di Biscaglia e nelle acque iberiche, ha limitato l'aumento per la spigola nel Golfo di Biscaglia (+48%) e, per proteggere il merluzzo bianco e la sogliola nelle acque del Kattegat-Skagerrak, ha prorogato i TAC per lo scampo e la passera di mare.
L'accordo prevede riduzioni significative dei TAC degli stock in difficoltà per contribuire ad avviare il loro percorso di ricostituzione, al fine di aumentare e stabilizzare il reddito delle imprese di pesca dell'UE. Tali stock comprendono il merluzzo giallo nel Golfo di Biscaglia, nel Mar Cantabrico e nelle acque iberiche (-13%); il merlano nel Golfo di Biscaglia (-27%); e la sogliola nello Skagerrak-Kattegat (-44%) e nelle acque iberiche (-9%).
Per la maggior parte dei TAC condivisi con paesi terzi nell'Atlantico nord-orientale, le possibilità di pesca per il 2026 erano già state garantite prima della riunione del Consiglio. L'UE ha concluso un accordo bilaterale con il Regno Unito (leggi notizia EFA News) e un accordo trilaterale tra l'UE, la Norvegia e il Regno Unito. Inoltre, l'UE ha anche finalizzato i negoziati in attesa della firma di un accordo bilaterale con la Norvegia, che comprende scambi di quote e accordi di accesso.
Insieme, questi accordi coprono più di 100 TAC, nonché misure tecniche volte a ricostituire gli stock in condizioni critiche.
Le quote UE per il melù e l'aringa atlantico-scandinava per il 2026 sono state stabilite in conformità al TAC approvato dall'UE rispettivamente nelle consultazioni con gli Stati costieri e nella Commissione per la pesca nell'Atlantico nord-orientale (NEAFC). Purtroppo, spiega il comunicato di Bruxelles, nonostante gli sforzi dell'UE per avviare consultazioni significative, non è stato ancora stabilito alcun TAC per lo sgombro.
L'UE ha stabilito una quota provvisoria per i primi sei mesi del 2026 sulla base di un TAC provvisorio, in linea con il parere del CIEM. Nel corso della riunione del Consiglio, diversi Stati membri dell'UE hanno espresso rammarico per la situazione dello stock, la pesca eccessiva e la mancanza di cooperazione da parte di alcuni paesi extra-UE, invitando la Commissione ad applicare urgentemente il regolamento (UE) n. 1026/2012 sulla pesca non sostenibile per difendere i diritti legittimi dell'UE e proteggere gli stock pelagici nell'Atlantico nord-orientale.
EFA News - European Food Agency