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CLARA MOSCHINI

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Italiani e caffè, i numeri del 2021

Il consumo aumenta a 250 milioni di chili, le vendite salgono del 3%

Il caffè sta vivendo un momento di grande celebrità. È sulla bocca di tutti, si potrebbe dire senza tema di essere smentiti: un po' per l'impennata dei prezzi alla produzione, un po' per le prospettive che attendono il settore dopo un'annata i cui dati sono stati divulgati oggi dall’Unione italiana food-caffè. Nel 2021 i “consumi apparenti” in Italia si sono portati a 314 milioni di chili di caffè verde equivalenti, con un consumo pro capite di 5,3 kg annui: parlando, però, di consumi reali, il riferimento va ai volumi in termini di caffè tostato che, per l’esercizio 2021, sono stimati intorno ai 250 milioni di chili. Sul mercato italiano il totale delle vendite di caffè torrefatto da trasformare in bevande calde può essere stimato per il 2021 intorno ai 226 milioni di chili, in crescita del 3% a quantità rispetto al 2020 grazie a una parziale ripresa delle vendite nei canali del fuori casa. Nell’arco degli ultimi anni una si nota una sostanziale stagnazione dei consumi totali che restano intorno ai 240-250 milioni di kg di caffè tostato.

Gli unici cali si sono verificati nell’ultimo biennio a causa della crisi pandemica: l'andamento positivo nei canali della moderna distribuzione, nei negozi specializzati e nelle vendite on line, infatti, non è stato sufficiente a recuperare il calo dei consumi nell’Horeca e nel vending e nell'ocs, office coffee service. L’insieme di questi canali di distribuzione ha espresso un totale vendite nel 2021 intorno ai 169 milioni di chili: di questi 122,6 milioni riguardano la moderna distribuzione (iper + super + superettes + discount), in leggero calo rispetto ai volumi record del 2020. A valore, le vendite di caffè nella distribuzione moderna sono cresciute portandosi a oltre 1,48 miliardi di Euro, mettendo a segno un ulteriore aumento del 2%.

Nel mercato, il piccolo dettaglio svolge un ruolo importante grazie soprattutto ai negozi specializzati nella vendita di caffè, in primis capsule, cialde, macchine di erogazione e altri prodotti complementari. Sta crescendo anche il canale delle vendite on line: secondo una valutazione di Iri, le vendite on line in Italia nel 2019 valevano già 30 milioni di Euro con un incremento di oltre l’84% nel 2020 e un'ulteriore crescita anche nel 2021.

Il caffè macinato in sacchetti resta ancora la tipologia prevalente del mercato Gdo con il 74% del totale quantità delle vendite, ma con solo il 48% del totale valore con un prezzo medio di 7,9 Euro al chilo. Il caffè porzionato assorbe ora il 16% dei volumi totali del caffè macinato nel retail moderno ma ha già raggiunto il 42% del totale valore con un prezzo medio di oltre 31 Euro al chilo. All’interno del macinato porzionato è prevalente il segmento delle capsule che vale ora da solo oltre i 500 milioni di Euro.

Nei canali della distribuzione moderna è in vendita anche il caffè in grani, ma con un ruolo marginale; oggi conta il 7% a quantità e il 4,5% a valore. Va, infine, segnalato il caffè solubile che in Italia è sempre rimasto un segmento residuale, contrariamente a quanto accade in molti altri Paesi; oggi conta solo per il 3,3% a quantità e per il 5,6% a valore.

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EFA News - European Food Agency
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