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CLARA MOSCHINI

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Sviluppo Rurale. Emilia-Romagna: al via 27 bandi

Imprenditoria giovanile, lotta alla Psa, apicoltura, castagneti tra i temi

Competitività, ambiente, sviluppo e innovazione sono al centro della stagione di bandi messi a punto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della programmazione europea dello Sviluppo rurale 2023-27. Sono 27 i bandi in uscita da oggi a fine anno, con una disponibilità di risorse che ammonta a circa 344 milioni di euro. I fondi a disposizione delle imprese così ripartiti: 132 milioni per interventi agro-climatico ambientali, 171 milioni per la competitività, 28 milioni per sviluppo del territorio e ricambio generazionale con interventi a favore degli under 41, 13 milioni per conoscenza e innovazione.

Per quanto riguarda l’anno in corso, i bandi aperti in questo momento sono quattro per un ammontare complessivo di 23,6 milioni di euro. Fra questi 12 milioni sono rivolti ai servizi pubblici nelle aree rurali prorogato al 12 luglio, 6 milioni per la prevenzione dalle gelate primaverili nei frutteti in chiusura al 6 settembre, 5,6 milioni in due bandi per investimenti forestali in scadenza il 26 luglio.

Il focus sui bandi principali che saranno pubblicati nei prossimi mesi vede i frutteti protetti (23 milioni); il bando ordinario investimenti (45 milioni); il ripristino del potenziale produttivo danneggiato (26,6 milioni); la prevenzione dei danni dovuti alla Psa (1,4 milioni); gli investimenti per il benessere animale (14 milioni); il pacchetto giovani (15 + 15 milioni); gli investimenti agroindustriali (60 milioni); la produzione integrata (17 milioni); la produzione biologica (64 milioni); i suoli con l’adozione di tecniche di semina su sodo (8 milioni); l’apporto di sostanza organica nei suoli (8 milioni).

Le risorse che possono essere riallocata a seguito dello spostamento di alcuni impegni in corso sulle risorse della programmazione 2014-2022, complessive ammontano a 37,3 milioni di euro, fondi che potranno essere impiegati in specifiche linee d’intervento. Una in particolare riguarda la peste suina africana. La Regione ha deciso di stanziare 1 milione di euro per il 2024 all'apertura di un nuovo bando. Questo finanziamento sarà impiegato per migliorare le infrastrutture e le pratiche di biosicurezza all'interno degli allevamenti suinicoli, contribuendo così a ridurre il rischio di diffusione della Psa.

L’altro tema di interesse è la produzione integrata per cui non è stato possibile soddisfare tutte le domande nel 2022. Sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire l’apertura di un bando nel 2024 con primo anno di impegno nel 2025 e fondi per circa 17 milioni per coprire le annualità fino al 2027, con circa 6 milioni all’anno.

Un altro linea di intervento interesserà gli impegni per l’apicoltura, considerato il successo del primo bando per l’intervento Sra 18 e la sua valenza ambientale, incrementandone la dotazione di 1 milione (oltre alle risorse necessarie per lo scorrimento integrale della graduatoria) per consentire un nuovo bando con primo anno di impegno 2025.

Infine, i castagneti da frutto: a seguito dell’interesse per il bando attualmente in istruttoria, sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire non solo la copertura integrale del fabbisogno del primo bando, ma anche di portare a 1 milione l’importo del secondo bando programmato.

La disponibilità complessiva di risorse è di oltre un miliardo, di cui 429 milioni per ambiente e clima, 352 milioni per la competitività, 163 milioni per sviluppo del territorio e giovani e infine 51 milioni per innovazione e conoscenza.

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