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CLARA MOSCHINI

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Fao: indice prezzi alimentari nuovamente in ascesa

Il report di settembre registra un incremento generalizzato (3%), trainato dallo zucchero (+10%)

Dopo mesi di discesa o di stagnazione, i prezzi delle materie prime alimentari mondiali tornano a tracciare una curva ascendente. L'indice della l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) ha registrato oggi l'aumento più rapido degli ultimi 18 mesi, segnando una media di 124,4 punti a settembre, in aumento del 3,0% rispetto ad agosto e del 2,1% in più rispetto al valore corrispondente dell'anno precedente.

L'indice dei prezzi dello zucchero della Fao ha registrato il maggiore aumento a settembre, salendo del 10,4%. Ciò è stato determinato dal peggioramento delle prospettive del raccolto in Brasile e dalle preoccupazioni che la decisione dell'India di revocare le restrizioni sull'uso della canna da zucchero per la produzione di etanolo possa influire sulle disponibilità per l'esportazione dal paese.

L'indice dei prezzi dei cereali è aumentato del 3,0% durante il mese, trainato dai prezzi più elevati per l'esportazione di grano e mais. I prezzi internazionali del grano sono aumentati in gran parte a causa delle preoccupazioni per le condizioni eccessivamente umide in Canada e nell'Unione Europea, sebbene ciò sia stato in parte compensato dalle forniture a prezzi competitivi dalla regione del Mar Nero. Anche i prezzi mondiali del mais sono aumentati, influenzati dai bassi livelli d'acqua sulle principali rotte di trasporto lungo il fiume Madeira in Brasile e il fiume Mississippi negli Stati Uniti d'America. Al contrario, l'indice dei prezzi del riso è diminuito dello 0,7%, riflettendo in parte la sostanziale tranquillità delle attività commerciali.

Sul fronte dell'olio vegetale, l'aumento registrato da agosto è stato pari al 4,6%, con quotazioni più elevate in generale per gli oli di palma, soia, girasole e colza. L'aumento dei prezzi internazionali dell'olio di palma è stato dovuto a una produzione inferiore alle attese nei principali paesi produttori del Sud-est asiatico, mentre la ripresa delle quotazioni dell'olio di soia è stata dovuta principalmente a frantoi inferiori alle attese negli Stati Uniti d'America.

I prodotti lattiero-caseari hanno fatto registrare un aumento del 3,8% a settembre, con quotazioni in aumento per latte intero in polvere, latte scremato in polvere, burro e formaggio.

Meno consistente, l'aumento dei prezzi della carne (+0,4%), dovuto principalmente al pollame, spinto dalla forte domanda di importazioni del prodotto brasiliano. I prezzi mondiali della carne bovina e suina, al contrario, sono rimasti stabili, mentre quelli della carne ovina sono leggermente diminuiti rispetto ai livelli di agosto.

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EFA News - European Food Agency
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