Intesa Sanpaolo: utile netto a 2,6 mld euro nel primo trimestre 2025
Messina: "A fine anno ci attendiamo di andare oltre i 9 mld, grazie al forte potenziale di crescita organica"

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2025. I risultati del primo trimestre 2025 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro. Si conferma la previsione di un utile netto a ben oltre 9 miliardi per il 2025.
Il solido andamento economico e patrimoniale del trimestre si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno Esg del Gruppo. In particolare: - significativo ritorno cash per gli azionisti: 1,8 miliardi di dividendi maturati nel trimestre (che si aggiungono ai 3 miliardi di saldo dividendi 2024 da pagare a maggio 2025 e al buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025); - 1,6 miliardi di euro di imposte generate; - espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (55,7 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2025); - rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (22 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2025); - contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui oltre 0,7 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e del primo trimestre 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in ogni scenario grazie ai punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, tra cui: - la redditività resiliente, dovuta anche alla gestione integrata dei ricavi per creare valore che in particolare si è tradotta nel primo trimestre del 2025 - rispetto al trimestre precedente - in una crescita del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value che ha più che compensato il calo degli interessi netti; - la solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier1 ratio in crescita di circa 45 centesimi di punto nel primo trimestre 2025 al 13,3%, e lo status di Banca a “zero Npl”; - i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi, anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (62% degli applicativi già cloud-based); 9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027 (circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), con: l’accordo sindacale riguardante l’Italia, per 4000 persone prossime all’età pensionabile in uscita volontaria entro il 2027, di cui 2.350 entro il 2025 (circa 1.900 già uscite nel primo trimestre), e 3.500 giovani da assumere entro il primo semestre 2028 (circa 190 già assunti nel primo trimestre 2025), di cui 1.500 Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection (circa 140 già assunti nel trimestre); - entro il 2027, mediante turnover naturale, 3.000 uscite per le persone in Italia, di cui 1000 entro il 2025 (circa 250 già uscite nel primo trimestre), e 2.000 uscite nette nelle controllate internazionali, di cui 500 entro il 2025 (circa 230 già avvenute nel primo trimestre); - la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, con 900 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per alimentare la crescita del risparmio gestito.
“Abbiamo dato avvio all’anno con il nostro miglior risultato netto di sempre”, ha dichiarato l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, alla luce dell’utile netto di 2,6 miliardi di euro realizzato dal Gruppo nel primo trimestre 2025, che corrisponde a un rendimento annualizzato del patrimonio netto (Roe) pari al 20%. Guardando avanti, Messina ha indicato che “per il 2025 ci attendiamo un utile netto di ben oltre i 9 miliardi euro, grazie al forte potenziale di crescita organica della Banca”.
Si tratta di risultati che “consolidano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le grandi banche europee”, ha sottolineato Messina, che ha anche evidenziato come “la solidità dei risultati, la sostenibilità della crescita, la robustezza patrimoniale e il basso profilo di rischio” permettano a Intesa Sanpaolo “di svolgere un ruolo unico a supporto dell’economia reale e sociale”.
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