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CLARA MOSCHINI

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L'Ue bastona Delivery Hero e Glovo: maxi multa da 329 mila euro

Decisione storica della Commissione: le 2 aziende accusate di avere fatto cartello nel settore della consegna di generi alimentari online

È già stata definita "sentenza storica". E di certo lo è, come conferma la stessa Commissione Ue che per la prima volta emette una decisione in cui accerta un cartello nel mercato del lavoro e sanziona l'uso anticoncorrenziale di una quota di minoranza in un'azienda concorrente. La maxi multa da 329 milioni di Euro è stata imposta a due colossi della consegna a domicilio di food come la tedesca Delivery Hero e la spagnola Glovo, accusati di avere fatto "cartello" nel settore della consegna di generi alimentari online. Precisamente, a Delivery Hero è stata inflitta un'ammenda da 223 285 000 Euro, a Glovo da 105.732 000 Euro.

Il comunicato ufficiale di Bruxelles riporta: le due società si sono accordate per non sottrarsi reciprocamente i dipendenti; si sono scambiate informazioni sensibili dal punto di vista commerciale e si sono ripartite i mercati geografici. L'infrazione ha riguardato lo Spazio economico europeo ("SEE") ed è durata quattro anni. Cartelli come questo riducono la scelta per i consumatori e i partner commerciali, riducono le opportunità per i dipendenti e riducono gli incentivi alla concorrenza e all'innovazione".

"Entrambe le società -prosegue la nota- hanno ammesso il loro coinvolgimento nel cartello e hanno accettato di risolvere il caso". Delivery Hero e Glovo sono due delle maggiori società di consegna di cibo a domicilio in Europa. Nel luglio 2018, Delivery Hero ha acquisito una partecipazione di minoranza non di controllo in Glovo e ha progressivamente aumentato questa partecipazione attraverso investimenti successivi (leggi notizia EFA News). Nel luglio 2022, Delivery Hero ha acquisito il controllo esclusivo di Glovo.

"La Commissione -aggiunge ala nota- ha riscontrato che, da luglio 2018 a luglio 2022, Delivery Hero e Glovo hanno progressivamente eliminato i vincoli concorrenziali tra le due società e sostituito la concorrenza con un coordinamento anticoncorrenziale a più livelli". In particolare, le due società hanno concordato:

  • di non farsi concorrenza reciprocamente tra i dipendenti. L'accordo tra gli azionisti prevedeva inizialmente clausole limitate di non assunzione reciproca per alcuni dipendenti: poco dopo, questo accordo è stato esteso fino a diventare un accordo generale di non avvicinamento attivo ai dipendenti dell'altra azienda;
  • scambio di informazioni commercialmente sensibili (ad esempio, su strategie commerciali, prezzi, capacità, costi e caratteristiche dei prodotti) ha permesso alle società di allinearsi e di influenzare i rispettivi comportamenti sul mercato;
  • le due società hanno concordato di suddividere tra loro i mercati nazionali della consegna di cibo online nel SEE, eliminando tutte le sovrapposizioni geografiche esistenti tra loro, evitando di entrare nei rispettivi mercati nazionali e coordinando chi delle due dovesse entrare nei mercati in cui nessuna delle due era ancora presente.

"Tutte le pratiche sopra descritte -scrive L'Ue- sono state facilitate dalla partecipazione di minoranza di Delivery Hero in Glovo. Possedere una partecipazione in un concorrente non è di per sé illegale, ma in questo caso specifico ha permesso contatti anticoncorrenziali tra le due società rivali a diversi livelli. Inoltre, ha permesso a Delivery Hero di ottenere l'accesso a informazioni sensibili dal punto di vista commerciale e di influenzare i processi decisionali di Glovo e, in ultima analisi, di allineare le rispettive strategie commerciali delle due società". 

L'indagine, avviata nel luglio 2024, spiegano da Bruxelles, "fa parte degli sforzi della Commissione per garantire una scelta e prezzi ragionevoli per gli acquisti di generi alimentari dei consumatori". In un mercato giovane e dinamico come quello della consegna di generi alimentari online, in cui gli operatori cercano spesso di essere leader o di uscire dal mercato, "gli accordi anticoncorrenziali e le pratiche commerciali restrittive, in particolare i cartelli per la ripartizione del mercato, possono portare a un consolidamento nascosto del mercato", con potenziali effetti negativi sulla concorrenza. "Questa indagine "contribuisce anche a garantire un mercato del lavoro equo", in cui i datori di lavoro non colludono per limitare il numero e la qualità delle opportunità per i lavoratori, ma competono per i talenti.

"Abbiamo multato Delivery Hero e Glovo per un totale di 329 milioni di Euro per aver partecipato a un cartello nel settore delle consegne di cibo online -conferma Teresa Ribera, vicepresidente esecutivo per la transizione pulita, giusta e competitiva-. Le parti si sono accordate per non sottrarsi reciprocamente i dipendenti, si sono scambiate informazioni e si sono ripartite i mercati geografici all'interno del SEE. Questo caso è importante perché queste pratiche sono state facilitate da un uso anticoncorrenziale della partecipazione di minoranza di Delivery Hero in Glovo. È anche la prima volta che la Commissione sanziona un accordo no-poach, in cui le aziende smettono di competere per i migliori talenti e riducono le opportunità per i lavoratori".

Fc - 50945

EFA News - European Food Agency
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