Ki Group, fallisce la ex-biofood del ministro Santanché
Il Tribunale di Milano apre la procedura di liquidazione giudiziale in assenza di un piano di salvataggio

Come abbiamo anticipato qualche giorno fa (leggi notizia EFA News) il Tribunale di Milano non ha concesso il concordato in bianco per Ki Group, la ex società di bio-food già guidata (fino a febbraio 2022) dal ministro del Turismo Daniela Santanchè e dal suo ex compagno Giovanni Canio Mazzaro. Il tribunale, accogliendo la richiesta dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi, coordinati dal procuratore aggiunto Roberto Pellicano, ha invece dichiarato l'apertura della procedura di liquidazione giudiziale (ex fallimento) di Ki Group Holding, società del gruppo attivo nell'alimentazione bio.
La richiesta è stata avanzata dalla Procura dopo aver accertato l'inesistenza di un piano di salvataggio o, quanto meno, di un progetto di ristrutturazione dei debiti. Lo scorso dicembre Ki Group aveva chiesto alla procura di Milano un concordato in bianco, cioè una misura di protezione immediata dai creditori, e aveva promesso di presentare un "piano di salvataggio" entro due mesi: la domanda è stata giudicata "inammissibile" dato che questo documento, così come "qualunque altro strumento di regolazione della crisi", non è mai stato depositato presso il tribunale. La società, inoltre, non avrebbe nemmeno chiesto al tribunale di omologare l’accordo di ristrutturazione dei debiti con i creditori.
Cin il fallimento di Ki Group si fa più pesante la situazione del ministroo del Turismo Santanchè, già indagata per bancarotta per il fallimento di Ki Group e tuttora a processo per falso in bilancio. L’accusa di bancarotta, infatti, potrebbe estendersi anche ai più recenti procedimenti, quello di Bioera e della Holding Ki Group appunto. Dovranno però essere accertate le singole responsabilità, dato che più amministratori si sono succeduti al vertice del gruppo bio. Tra i maggiori creditori di Ki Group Holding risultano il fallimento di Bionature, società del settore alimentare che un tempo faceva parte di Bioera spa, e il fallimento di Penta Trasporti. Nella lista dei creditori figura anche l'Agenzia delle Entrate con 400mila Euro di crediti fiscali non pagati.
EFA News - European Food Agency