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CLARA MOSCHINI

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Agrifood motore di Sicilia

Con oltre 186 mila imprese, contribuisce al 40% dell'economia dell'isola

La filiera agrifood rappresenta un importante motore di sviluppo per l'economia siciliana: considerando la filiera estesa, che include anche la distribuzione dei prodotti agroalimentari e il canale horeca contribuisce, infatti, con oltre 186 mila imprese, a quasi il 40% dell'economia dell'isola, contro una media di poco superiore al 27% per l'Italia. È quanto emerge dallo studio di Prometeia sulla filiera siciliana dell’agrifood, presentato oggi a Ragusa durante il Forum delle Economie, organizzato da UniCredit in collaborazione con la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e con CNA Sicilia. 

Secondo i dati emersi dal Forum, restringendo il campo alla sola parte produttiva (agricoltura, silvicoltura e pesca, trasformazione dei prodotti alimentari e industria delle bevande), 10,6 miliardi di Euro di fatturato rappresentano il 4,1% della produzione nazionale, realizzata da oltre 144 mila imprese, ossia il 12,7% di quelle nazionali, in prevalenza micro e piccole.

Il tessuto produttivo è estremamente frammentato anche nell’agricoltura ma, nel comparto primario, si raggiungono numeri assoluti di rilievo: quasi il 7% del fatturato nazionale e il primato nelle coltivazioni. Le fasi industriali risultano molto sottodimensionate: i dati parlano di un 3,2% della produzione nazionale, rispetto alla disponibilità di materie prime del territorio. Un’evidenza che emerge con forza anche dal peso delle fasi industriali sulla filiera allargata: solamente il 16,7% dei ricavi complessivi, contro una media del 26,2% per l’Italia. 

Questo sottodimensionamento della componente industriale può, quindi, risultare un limite per la valorizzazione e commercializzazione delle tante eccellenze delle terre e dei mari siciliani.

Il mercato domestico

Sul mercato domestico, un'alternativa con grandi potenzialità di sviluppo per le eccellenze agricole è rappresentata dal turismo, in crescita nell'isola anche grazie alla componente estera, su cui le aziende potrebbero intensificare gli investimenti, sia per accedere a un canale diretto di vendita dei propri prodotti, sia per diversificare le fonti di reddito.

I mercati esteri

Più difficile invece la strada dei mercati esteri, senza l'apporto di un solido sistema industriale e di distribuzione: la quota di produzione esportata per l'intera filiera agrifood si ferma al 15% proprio a causa della predominanza di prodotti agricoli, che per loro natura hanno limitate possibilità di export e per lo più possono accedere solo a mercati vicini (oltre il 95% dell'export delle produzioni agricole è destinato all'Europa). 

Export di filiera

L'industria alimentare e delle bevande garantisce solamente il 59% dell'export della filiera, contro una quota dell'84% a livello nazionale, e risulta in questo particolare periodo di turbolenze internazionali anche molto esposta ai rischi geopolitici: oltre il 20% delle vendite è infatti rivolto al Nord America (dove ha raddoppiato i fatturati nell'ultimo quinquennio) e quindi passibile di subire nuove barriere tariffarie.

Il comparto industriale

Il ruolo del comparto industriale è di primo piano in un settore dove le logiche di filiera sono così forti e i capifila hanno anche il compito di guidare le trasformazioni e gli investimenti necessari allo sviluppo. Investimenti che non possono prescindere dalla difesa del territorio, esposto agli effetti dei cambiamenti climatici: negli ultimi dieci anni, la Sicilia è stata la seconda regione italiana più colpita da eventi climatici estremi.

"La filiera agrifood contribuisce in modo significativo all’identità e alla riconoscibilità del made in Sicily nel mondo -sottolinea Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di UniCredit- La banca è fortemente impegnata a supportare queste realtà oltre che dal punto di vista finanziario attraverso un modello di servizio e un’offerta pensati ad hoc per le specificità del business, nonché si fa promotore di iniziative, come il Forum delle Economie UniCredit e il B2B organizzato a Ragusa, dedicate a potenziarne la competitività e le opportunità di business sui mercati nazionali e internazionali".

Antonino Belcuore, Commissario straordinario della Camera di commercio del Sud Est Sicilia vede nell'evento "un punto di riferimento per fornire alle aziende strumenti concreti per innovare i propri processi produttivi, anche attraverso l'integrazione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale". Il Forum AgriFood, spiega Belcuore, "rappresenta un'opportunità cruciale per il settore agroalimentare della Sicilia anche al fine di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall'evoluzione tecnologica".

Fc - 51243

EFA News - European Food Agency
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