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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo /2. Bioeconomia sempre più rilevante per l'Italia

Presentata 11° edizione del Rapporto sul settore, che fa il punto sulla transizione ecologica

È stato presentato oggi a Roma, ospiti dell’Università Luiss – Guido Carli, il Rapporto “La Bioeconomia in Europa”, redatto dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Cluster Spring. A questa edizione del rapporto ha contribuito anche Srm (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno). Il Rapporto è arrivato all’undicesima edizione e si conferma un punto di riferimento per gli operatori e i policy maker, fornendo una quantificazione del complesso insieme di settori che utilizzano materie prime di origine biologica rinnovabile e spunti di riflessione sugli sviluppi di uno dei pilastri dell’inevitabile percorso di transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili.

Dopo l’apertura, a cura di Mario Bonaccorso, direttore del Cluster Spring e i saluti istituzionali di Stefano Manzocchi, prorettore per la Ricerca Università Luiss Guido Carli e di Roberto Gabrielli, direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo, Laura Campanini, Serena Fumagalli e Stefania Trenti, del Research Department di Intesa Sanpaolo, hanno presentato i principali contenuti del Rapporto. È seguita una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Claudio De Vincenti, presidente onorario Fondazione Merita e Luiss, Vito Grassi, amministratore delegato Graded SpA e presidente ALuiss, Giulia Gregori, responsabile Corporate Strategy Implementation & Engagement Novamont, Amedeo Lepore, professore ordinario di Storia economica e Luigi Galimberti, Federchimica – Assobiotec.

“L’ampliamento dell’analisi della Bioeconomia all’UE 27, presentata nell’undicesimo Rapporto, è sicuramente un importante passo avanti nel comprendere la rilevanza di questo meta-settore in Europa", ha commentato Stefania Trenti, responsabile Industry and Local Economies Research di Intesa Sanpaolo. "In considerazione anche della nuova revisione della Strategia europea, avere stime aggiornate per i diversi paesi europei costituisce un utile strumento per fare scelte di policy mirate. La Bioeconomia si conferma un settore rilevante per l’economia italiana, rappresentando un’occasione per la crescita e lo sviluppo sostenibile anche delle aree Interne, territori marginali a rischio di spopolamento. Ma la Bioeconomia può rappresentare un’occasione per innovare anche per settori altamente competitivi come quello del packaging in plastica. L’originale indagine su imprese attive in questo settore, presentata nel report, conferma il ruolo che i prodotti bio-based già ora giocano nel contesto italiano grazie all’impegno di imprese fortemente innovative e proattive di fronte alle sfide del mercato”.

Da parte sua, Catia Bastioli, presidente Cluster Spring, afferma: “In un contesto globale profondamente trasformato, la Bioeconomia si conferma una leva strategica per coniugare sostenibilità ambientale, competitività industriale e coesione territoriale. È ora necessario che l’Europa riconosca pienamente il contributo dei prodotti bio-based alla transizione ecologica, integrandoli nel quadro legislativo e regolatorio europeo. Occorrono azioni concrete: introdurre sottocodici Nace per le bioraffinerie, valorizzare il contenuto bio-based nei prodotti, e promuovere una nuova Lead Market Initiative dedicata al settore. Spring, attraverso il proprio impegno nella EU Bioeconomy Clusters’ Alliance – che oggi riunisce 14 cluster di 11 Paesi – lavora attivamente per costruire sinergie europee e rafforzare un ecosistema capace di scalare l’innovazione sul territorio. Insieme a partner provenienti da tutta Europa collaboriamo in numerosi progetti europei, tra cui Terrific e BioinSouth, e alla partnership pubblico- privata del Bio-based Industries Consortium, promuovendo una visione industriale della bioeconomia, fondata sull’integrazione delle filiere, sull’efficienza delle risorse e sullo sviluppo di modelli produttivi più resilienti. Trasformare la Bioeconomia in una vera e propria strategia industriale europea è fondamentale per garantire prosperità duratura, autonomia strategica e benessere condiviso”.

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EFA News - European Food Agency
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